Mar, 01/03/2011 – 07:43 Sono i termini imposti dal maxiemendamento al milleproroghe relativamente al sistema di valutazione dei docenti e delle scuole. Intanto partirà la sperimentazione sugli insegnanti, al palo quella delle scuole.
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Lascia il ministro della Difesa tedesco, Karl-Theodor zu Guttenberg accusato di plagio per aver copiato la sua tesi di dottorato. Il ministro ha già consegnato le sue dimissioni alla cancelliera Angela Merkel.
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Chiarite alcune questioni sui titoli di studio e sulla valutazione dei vari servizi compresi quelli derivanti dalle graduatorie prioritarie anche se permangono perplessità interpretative
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I docenti della scuola di Stato sono orgogliosi di inculcare i principi della Costituzione Nel suo evidente tentativo di attaccare la scuola pubblica italiana, il Presidente del Consiglio non si è accorto di aver fatto un implicito riconoscimento della funzione pubblica e civile della stessa. Ecco le sue parole :
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Da fonti non ufficiali, apprendiamo che in Viale Trastevere si pensa ad un decreto legge che aggiri la bocciatura da parte di Napolitano degli emendamenti incostituzionali riguardanti le graduatorie ad esaurimento.
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Il Presidente del Consiglio non ha nessuna credibilità morale e etica per parlare di educazione e famiglie. Non si può passare dal Bunga Bunga agli attacchi alla scuola pubblica e alla libertà d’insegnamento. Questo Governo vuole trasformare le scuole italiane in luoghi in cui si nega il pensiero critico e libero. È un ulteriore attacco …
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I sottoscritti, docenti del Collegio Docenti dichiarano quanto segue: – Si sta negando al Collegio Docenti la possibilità di votare in merito all’adesione o meno alle Prove INVALSI, affermando che le prove sono “obbligatorie”, sulla base di una semplice circolare del 30/12/2010, che non può essere fonte legislativa, in quanto subordinata a norme superiori. E’ …
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Particolarmente pesanti le nuove parole sull’istruzione pronunciate dal presidente del Consiglio davanti alla platea del Congresso cristiano-riformista, all’apparenza disinteressata a chiedere conto al premier degli scandali a sfondo sessuale.
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