a UIL Scuola ha inviato una lettera al Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) per segnalare le difformità nell’attribuzione del punteggio alle qualifiche socio-assistenziali, socio-sanitarie e di assistenza educativa ai disabili, rilasciate dalle Regioni per l’accesso alle graduatorie ATA di terza fascia. La richiesta, firmata dal segretario nazionale Paolo Pizzo, mira a ottenere un chiarimento ufficiale per evitare disomogeneità nell’applicazione della normativa.
Molte scuole stanno adottando criteri differenti nell’assegnazione del punteggio stabilito dal DM 89 del 21 maggio 2024, generando incertezze tra i candidati e possibili esclusioni ingiustificate. Per questo motivo, la UIL Scuola ha richiesto al Ministero la pubblicazione di una FAQ ufficiale che chiarisca la corretta interpretazione della normativa vigente.
La questione riguarda un punto controverso del bando ATA 2024, che specifica: “Le qualifiche rilasciate dal 2012 in poi devono essere quelle dell’IeFP, di competenza regionale, ma con valore nazionale. Restano salve tutte le qualifiche rilasciate prima del 2012 anche dalle Regioni”. Questa precisazione ha generato dubbi sull’idoneità delle qualifiche regionali per il riconoscimento del punteggio.
Nella lettera inviata al MIM, Paolo Pizzo chiarisce che il riferimento alle qualifiche IeFP non può essere esteso anche alle qualifiche regionali socio-assistenziali, socio-sanitarie e di assistenza educativa ai disabili, in quanto queste non rientrano tra i percorsi IeFP previsti dalla normativa.
Inoltre, secondo quanto stabilito dalle Tabelle A/5 e A/6 del DM 89/2024, è previsto 1 punto per le qualifiche conseguite in ambito socio-assistenziale, socio-sanitario e di assistenza educativa ai disabili, indipendentemente dalla loro durata triennale o quadriennale.
La UIL Scuola ribadisce quindi che ai candidati in possesso di tali qualifiche spetta l’assegnazione di 1 punto, come previsto dal decreto ministeriale, per garantire un’applicazione equa e uniforme delle disposizioni vigenti.
Alla luce di queste incongruenze, la UIL Scuola chiede al Ministero dell’Istruzione di intervenire con un chiarimento ufficiale, affinando i criteri di valutazione e garantendo equità nell’assegnazione del punteggio per tutti gli aspiranti ATA di terza fascia.