(Salvo Cona) ROMA. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha comunicato che ieri, martedì 25 giugno, sono stati adottati i decreti che definiscono i nuovi criteri per la pesatura delle istituzioni scolastiche. Questi criteri sono stati sviluppati con l’obiettivo di armonizzare la complessità delle scuole italiane e dare conto delle diverse realtà presenti nel territorio, anche ai fini dell’individuazione delle fasce retributive dei dirigenti scolastici.
Un’ulteriore importante novità riguarda l’individuazione da parte del MIM di risorse finanziarie aggiuntive per il Fondo dei Dirigenti scolastici per l’anno 2024-2025. Grazie a questi ulteriori finanziamenti sarà possibile definire in sede di contrattazione integrativa incrementi della retribuzione di parte variabile, mediamente 500 euro annui lordo dipendente per tutte le fasce.
“Si tratta di un risultato importante che punta a riconoscere e valorizzare il lavoro della dirigenza scolastica, componente fondamentale per migliorare la qualità delle nostre istituzioni scolastiche”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Il Ministro ha sottolineato come l’adozione dei nuovi criteri sia frutto di un lungo e approfondito processo di analisi e di confronto con i sindacati: “Abbiamo lavorato insieme per creare un sistema più equo e rappresentativo delle reali condizioni delle nostre scuole”, ha detto Valditara.
Tra le principali novità, spicca l’introduzione dell’indicatore ESCS (Economic, Social, and Cultural Status), che permetterà di tenere conto in modo più accurato delle condizioni economiche, sociali e culturali degli studenti iscritti nella singola scuola. Questo indicatore, insieme alla specificità dell’indirizzo musicale e ad ulteriori nuovi criteri, contribuirà a una classificazione più precisa della complessità delle istituzioni scolastiche. Nonostante l’adozione di questi nuovi criteri, la percentuale delle scuole in ciascuna fascia di complessità subisce scostamenti marginali.
Per l’anno scolastico 2024-2025, le scuole in fascia A rappresenteranno il 22% del totale, pari a 1671 istituzioni, rispetto alle attuali 1760. Le scuole in fascia B saranno 4934, rispetto alle precedenti 5160, e quelle in fascia C saranno 994, a fronte delle attuali 1169.