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CISL SCUOLA. Movimenti degli insegnanti, quali i flussi fra aree territoriali. Smentiti gli allarmismi, si muove a domanda una minima parte del personale

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(webOd) ROMA. La CISL SCUOLA ha comunicato che la segreteria nazionale CISL Scuola (Ufficio sindacale) ha elaborato alcune tabelle che illustrano in sintesi e in dettaglio i flussi della mobilità del personale Docente, prendendo in considerazione le aree territoriali interessate dai movimenti interprovinciali.

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Com’era facilmente prevedibile, la maggior parte degli spostamenti avviene in direzione sud: a spostarsi (sia dal nord, sia dal centro) sono infatti 3.198 insegnanti, su un totale di 4.364 movimenti fra province diverse. Molto inferiore il numero dei movimenti verso il nord (526) e verso il centro (640). Le tendenze sono tutte confermate anche prendendo in considerazione i dati per ogni specifico grado di scuola.

Il fenomeno della mobilità fra province diverse risulta comunque molto contenuto rispetto al totale dei movimenti, rappresentandone appena il 7,5%; ciò è la logica conseguenza della scarsa presenza di posti vacanti nelle regioni del Mezzogiorno, fattore che ovviamente limita moltissimo la possibilità di ottenervi un trasferimento.

Master per il completamento delle classi di concorso
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Più in generale, i dati della mobilità smentiscono clamorosamente gli allarmismi di chi paventa effetti sconvolgenti dei movimenti sulla continuità didattica: basti pensare che la percentuale del personale che cambia sede si servizio rappresenta il 7,26% del totale (assumendo come riferimento i 796.620 posti comuni e di sostegno in organico di diritto), dato che scende al 4,2% se si escludono i movimenti d’ufficio. … – così come comunicato il 18.05. 2024 da www.cislscuola.it (fonte notizia)  dove si può continuare a leggere
MOBILITA-24-25-PER-AREE_01.pdf1.1 M

 

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