Il corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità (meglio noto come TFA sostegno) è il percorso attraverso il quale è possibile conseguire il titolo di specializzazione sul sostegno.
Il corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità (meglio noto come TFA sostegno) è il percorso attraverso il quale è possibile conseguire il titolo di specializzazione sul sostegno.
Si tratta di un percorso disciplinato dal DM 30 settembre 2011, così come modificato dal DM 92 del 2019, attivato per la prima volta nell’anno scolastico 2013/2014 (I ciclo). Attualmente è in corso di svolgimento l’VIII ciclo (con anno accademico 2022/2023) ed è stato appena attivato il IX ciclo (a.a. 2023/2024).
In questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza sui futuri cicli sfatando alcune false notizie che purtroppo circolano in rete.
QUANTI ALTRI CICLI CI SARANNO?
Va preliminarmente ricordato che il “MEF” (Ministero dell’Economia e delle Finanze), fornisce un’autorizzazione triennale sui posti da bandire. Il fatto che siano stati autorizzati tre cicli, non significa che dopo non ce ne saranno altri. Significa semplicemente che sarà necessaria una nuova autorizzazione.
Infatti, con la nota n. 39588 del 17 Dicembre 2021, il Ministero dell’Università e della Ricerca, confermava l’autorizzazione del VII ciclo per l’anno accademico 2021/2022 e ricordava che, nelle more dell’attuazione della riforma prevista dai D.lgs 59 e 66 del 2017, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha autorizzato per il triennio 2021/2024 un numero complessivo di 90.000 posti (sulla base della nota MEF 5882 del 15 Giugno 2021).
Pertanto i cicli già autorizzati dal MEF sono tre:
- 2021/2022 (VII ciclo), già concluso con 25.874 posti banditi.
- 2022/2023 (VIII ciclo), in corso di svolgimento con 29.061 posti banditi.
- 2023/2024 (IX ciclo), che dovrebbe essere bandito nella primavera\estate del 2024 e che per differenza, dovrebbe prevedere circa 35.000 posti.
Col bando del IX ciclo si conclude la PROGRAMMAZIONE triennale del fabbisogno, definita a partire dalla Nota dipartimentale istruzione 31 marzo 2021.
Come chiarito dal prof. Max Bruschi ciò non significa che sarà l’ultimo ciclo. Infatti:
Il percorso di specializzazione sul sostegno, come il corso di laurea magistrale in SFP e i percorsi di abilitazione annuali, sono a ordinamento, Il che significa che sono CONTINUATIVI. Stanno lì e sono svolti, anno per anno, con cadenza regolare.
La programmazione si limita a definire i contingenti di accesso ai percorsi. essendo terminata con IX ciclo la programmazione triennale definita nel 2021, l’amministrazione MIM dovrà definire il fabbisogno di docenti specializzati per i prossimo triennio (X, XI e XII ciclo), acquisendo le relative autorizzazioni da Funzione Pubblica e dal Mef. Nulla di più e nulla di meno.
Va infatti ricordato che il corso di specializzazione viene sempre bandito con anno accademico precedente rispetto a quello di effettivo svolgimento.
I PRECEDENTI TRE CICLI
Con la Nota prot. 13870 del 24 gennaio 2019 il MEF aveva autorizzato l’allora Ministero dell’Istruzione, università e ricerca a bandire per il triennio 2018/2021, tre cicli del corso di specializzazione. www.obiettivoscuola.it
I posti autorizzati in totale erano 40 mila per il triennio di cui:
- 14.224 posti nel IV ciclo 2018/2019
- 19.585 per il V ciclo 2019/2020
- 6.191 per il VI ciclo 2020/2021, poi aumentati a 22.000
IL NUOVO PERCORSO D.LGS 66/2017 PER INFANZIA E PRIMARIA
Occorre ricordare che per infanzia e primaria, il Ministero potrebbe dare attuazione alla riforma già prevista dal D.lgs 66/2017 e finora rimasta lettera morta.
In particolare, il D.lgs 66/2017 ha previsto l’attivazione di un nuovo percorso per il conseguimento della specializzazione nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria. Nulla si dice invece in merito al percorso per la scuola secondaria che però potrebbe anch’esso essere oggetto di riforma. Non è detto che ciò accada. Il Governo\Ministero potrebbe infatti anche decidere di proseguire con il percorso attualmente in essere, come è avvenuto finora.
In ogni caso sarà necessaria una nuova autorizzazione da parte del MEF.
Il nuovo percorso, secondo l’art. 12 del D.lgs 66/2017, presenta le seguenti caratteristiche:
- è annuale e prevede l’acquisizione di 60 crediti formativi universitari, comprensivi di almeno 300 ore di tirocinio, pari a 12 crediti formativi universitari;
- è attivato presso le università autorizzate dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca nelle quali sono attivi i corsi di laurea a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria;
- è programmato a livello nazionale dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca in ragione delle esigenze e del fabbisogno del sistema nazionale di istruzione e formazione;
- ai fini dell’accesso richiede il superamento di una prova predisposta dalle università.
Accedono al corso esclusivamente gli aspiranti in possesso della laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria che abbiano conseguito ulteriori 60 crediti formativi universitari relativi alle didattiche dell’inclusione oltre a quelli già previsti nel corso di laurea.
Ai fini del conseguimento dei predetti 60 CFU, possono essere riconosciuti i crediti formativi universitari eventualmente conseguiti dai predetti laureati magistrali in relazione ad insegnamenti nonché a crediti formativi universitari ottenuti in sede di svolgimento del tirocinio e di discussione di tesi attinenti al sostegno e all’inclusione.
Con decreto del Ministro dell’università e della ricerca, adottato ai sensi dell’articolo 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n. 127, di concerto con il Ministro dell’istruzione, sono definiti, a decorrere dall’anno accademico 2025/2026, i piani di studio e le modalità attuative e organizzative del corso di specializzazione in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l’inclusione scolastica, nonché i criteri per il riconoscimento, ai sensi e per gli effetti del comma 3, dei crediti formativi universitari relativi alle didattiche dell’inclusione e gli ulteriori requisiti necessari per l’accesso al medesimo corso di specializzazione.