Il 16 gennaio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto 20 novembre 2023 che modifica i requisiti di accesso alle classi di concorso sono stabiliti dalle tabelle allegate al DPR 19/2016 così come modificato dal DM 259/2017.
LA RIFORMA DEL RECLUTAMENTO
Il Decreto Legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito nella Legge 79 del 29 giugno 2022 contiene una misura volta ad ampliare la platea di aspiranti che possono accedere alle classi di concorso A-26 e A-28:
Al fine di garantire la maggiore copertura delle classi di concorso A-26 Matematica e A-28 Matematica e Scienze, con decreto del Ministro dell’istruzione, di concerto con il Ministro
dell’università e della ricerca, da adottare entro il 31 luglio 2022, i requisiti di accesso a tali classi di concorso possono essere integrati.»
Si tratta, infatti, di due tra le classi di concorso, comunemente identificate con l’acronimo “STEM”, in cui vi è maggior fabbisogno di docenti, sia per le assunzioni di ruolo, sia per la copertura del personale assente temporaneamente.
Rinviamo a questo articolo per quanto riguarda le novità previste dalla riforma.
EQUIPARAZIONE DEI TITOLI DI STUDIO
Il Decreto Interministeriale 9 luglio 2009 definisce le equiparazioni fra titoli di studio con riferimento alla partecipazione ai pubblici concorsi, compresi quelli in ambito scolastico.
Ora, benché l’applicabilità di tali equiparazioni fosse già pacifica per i concorsi, non lo era invece per quanto riguarda la partecipazione a procedure paraconcorsuali (quali i percorsi abilitanti) e l’iscrizione nelle graduatorie per le supplenze (che non sono propriamente delle procedure concorsuali).
LE NOVITÀ PREVISTE DAL NUOVO DECRETO
Il nuovo decreto stabilisce espressamente che:
Quando nella tabella A, nella colonna rubricata “Titoli di accesso Lauree magistrali”, è indicata una specifica classe di laurea magistrale, costituiscono titolo di accesso alla classe di concorso anche la laurea specialistica e la laurea di vecchio ordinamento ad essa corrispondenti ai sensi delle equiparazioni stabilite dal decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione 9 luglio 2009, anche nel caso in cui tali lauree non siano espressamente menzionate nelle corrispondenti colonne”.
Questo significa che le equiparazioni previste dal Decreto Ministeriale 9 Luglio 2009 trovano piena applicazione, non solo per i concorsi, ma anche per tutte le procedure scolastiche (GPS, percorsi abilitanti e corsi di specializzazione per le attività di sostegno).
Infatti, anche se una specifica laurea del vecchio ordinamento (o laurea specialistica) non è espressamente indicata nella relativa colonna (Titoli di accesso DM 39/1998 Vecchio ordinamento), questa sarà utile ai fini dell’accesso alla classe di concorso, se è equiparata ai sensi del D.M. 9 Luglio 2009, a una laurea Magistrale che permette l’accesso alla classe di concorso.
Esempio: Per fare un esempio concreto, la laurea in Farmacia v.o. non è indicata tra le lauree che permettono l’accesso alla classe di concorso A-28. Tuttavia, in base al Decreto Ministeriale 9 Luglio 2009, la laurea in Farmacia v.o. è equiparata alla laurea LM-13 Farmacia e farmacia industriale. In virtù di tale equiparazione è possibile dunque accedere alla classe di concorso A-28 purché si sia in possesso dei medesimi requisiti richiesti per la LM-13: almeno 84 CFU nei SSD MAT, FIS, CHIM, GEO, BIO, INF/01, ING- INF/05, SECS-S/01 di cui almeno 24 CFU in MAT e 24 CFU complessivi tra FIS, BIO, CHIM e GEO.
Per verificare il rispetto dei requisiti in termini di CFU richiesti occorre fare attenzione: nelle lauree vecchio ordinamento gli esami non erano contraddistinti da CFU\settori disciplinari. Pertanto, è opportuno richiedere al proprio ateneo un certificato dal quale si evinca la corrispondenza degli esami sostenuti nella laurea v.o. con gli esami sostenuti nella laurea magistrale LM-13 (con i relativi SSD e CFU).
Altro esempio: la laurea in Scienze dell’informazione v.o. non è indicata tra le lauree che permettono l’accesso alla classe di concorso A-28. Tuttavia, in base al Decreto Ministeriale 9 Luglio 2009, detta laurea è equiparata alle lauree LM-18 e 23/S Informatica. In virtù di tale equiparazione è possibile dunque accedere alla classe di concorso A-28 purché si sia in possesso dei medesimi requisiti richiesti per dette lauree: almeno 84 CFU nei SSD MAT, FIS, CHIM, GEO, BIO, INF/01, ING- INF/05, SECS-S/01 di cui almeno 24 CFU in MAT e 24 CFU complessivi tra FIS, BIO, CHIM e GEO.
CORRISPONENZA CON PIÙ LAUREE
La corrispondenza, indicata nella tabella allegata al DM 9 Luglio 2009, tra una laurea v.o. con più classi di lauree specialistiche o magistrali, deve intendersi solo in modo tassativamente alternativo.
Qualora una laurea di vecchio ordinamento trovi corrispondenza con più classi di lauree specialistiche o magistrali, ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione 9 luglio 2009, sarà compito dell’Ateneo che ha conferito il diploma di laurea rilasciare, a chi ne fa richiesta, un certificato che attesti a quale singola classe di laurea magistrale è equiparato il titolo di studio posseduto.
Tale certificato dovrà essere allegato alle domande di partecipazione ai concorsi.