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Legislazione scolastica, sarà richiesta in sede di prova scritta o di prova orale del concorso docenti?

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Ancora chiarimenti sullo studio di legislazione scolastica ai fini dell’espletamento delle prove del primo concorso del PNRR.Concorso Docenti - corsi di preparazione

Continua ad essere una domanda quotata quella attinente lo studio della legislazione scolastica per il primo concorso del PNRR. La preoccupazione si è fatta più intensa soprattutto dopo i risultati della prova scritta del concorso di Educazione Motoria tenutosi lo scorso 15 dicembre, in cui solo il 7% dei candidati è stato ammesso alla prova orale. E la colpa è stata imputata dai partecipanti ad un ampio novero di quesiti incentrati proprio sulla normativa scolastica, contrariamente alle aspettative degli stessi. Ma quindi, la legislazione scolastica sarà chiesta anche in occasione di questo nuovo concorso? Ed è più probabile ritrovarsi i relativi quesiti in sede di prova scritta o orale? Di seguito alcuni chiarimenti.

I dubbi degli aspiranti sulla normativa scolastica

Già oltre un mese fa, prima ancora che fosse pubblicato il bando del concorso, la questione della legislazione scolastica era già molto di attualità. Gli aspiranti già si interrogavano sulla necessità di studiare queste tematiche. E in merito, come avevamo riportato, aveva provato a fornire chiarimenti l’esperta Sonia Cannas, la quale il 30 novembre aveva dichiarato a Orizzonte Scuola:

Tipicamente la normativa scolastica c’è in tutti i programmi perchè in generale è da studiare per la preparazione al concorso. Sappiamo però che la prova scritta prevede 10 domande in ambito pedagogico, 15 in ambito psico-pedagogico, 15 di metodologie didattiche, 5 di inglese e 5 di informatica. Quindi non c’è un ambito specifico sulla legislazione scolastica. Tuttavia è utile lo studio della normativa scolastica (soprattutto con riferimento ad alcune norme) per la preparazione dei citati ambiti. Ad esempio pensiamo alla parte sull’inclusione scolastica, in cui occorre conoscere i principi della legge 104 o della legge 170/2010. Così come è bene anche conoscere la normativa sulla valutazione. Quindi lo studio della normativa scolastica può essere utile anche per lo scritto sebbene non ci sarà una domanda specifica, e slegata dal resto, solo sulla legislazione scolastica. Poi la normativa scolastica sarà utile anche per la parte dell’orale sulla lezione simulata.laureati studia e sostieni esami online

Manuela Pascarella (FLC CGIL): “Consigliabile lo studio di legislazione scolastica”

Nell’intervento rilasciato in data odierna da Manuela Pascarella (FLC CGIL) a Orizzonte Scuola è stato affrontato nuovamente il tema della normativa scolastica: “Nessuno ha la sfera di cristallo per capire come saranno articolati i quesiti del concorso. Una cosa è certa: attenendoci ai regolamenti concorsuali e ai programmi sappiamo che la parte della legislazione è parte integrante del programma del concorso. Può essere che usciranno domande afferenti la legislazione scolastica nella prova scritta, perchè essendo uno scritto di natura generale di ambito pedagogico-didattico, è chiaro che connessa a questi ambiti c’è anche la parte di legislazione scolastica. Quanto all’orale nella secondaria la prova è più improntata ai contenuti disciplinari, però c’è anche una parte di presentazione di un’unità didattica: se nella traccia sorteggiata ci sono riferimenti legislativi (es. una classe con un alunno con DSA o una legge 104), è chiaro che si vadano a intersecare nella presentazione i contenuti normativi“.

Il consiglio dato dalla sindacalista è dunque quello di approfondire anche gli aspetti di legislazione scolastica perchè utili è perchè potrebbero comparire sia in sede di prova scritta che di prova orale.

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