(webOd) ROMA. FLC CGIL. Scuola: sul cedolino del mese di Dicembre visibile lo stipendio, la 13esima e l’anticipo della parte economica del rinnovo del CCNL 2022-2024.
Si conferma la modestia degli importi a fronte di stipendi pesantemente falcidiati dall’inflazione.
La FLC CGIL ha comunicato che nell’area riservata del portale NoiPa (il portale del MEF che gestisce il servizio dei pagamenti del personale della Pubblica Amministrazione) è consultabile il cedolino stipendiale del mese di dicembre dei lavoratori del settore scuola.
Oltre alla rata stipendiale del mese di dicembre è visibile l’importo della tredicesima mensilità e anche l’emolumento economico disposto con il decreto anticipi (art. 3 DL 145/23). Quest’ultimo importo rappresenta un anticipo rispetto agli aumenti contrattuali relativi al triennio 2022-24 e corrispondono all’indennità di vacanza contrattuale (incrementata di 6,7 volte) spettante per tutto il 2024.
Detto anticipo è corrisposto solo al personale a tempo indeterminato mentre al personale precario verrà riconosciuto su base mensile a partire da gennaio 2024.
Le cifre indicate sono lordo dipendente pertanto per ottenere gli importi netti occorre sottrarre le ritenute previdenziali e fiscali che in alcuni casi superano anche il 40%. Qui è possibile consultare gli importi in pagamento relativi all’anticipo contrattuale suddivisi per profilo professionale e gradone di anzianità come stabilito dal decreto anticipi. Si tratta di un modesto ristoro rispetto alla pesante perdita del potere d’acquisto dei salari che stanno subendo i lavoratori della scuola in questo periodo di alta inflazione. Le risorse stanziate in Legge di Bilancio 2024 dal Governo (comprensive dell’anticipo di dicembre) per il rinnovo contrattuale 2022-24 consentiranno un recupero stipendiale di appena il 5,78% a fronte di un’inflazione di circa il 18%.
Nella tabella allegata è possibile verificare le perdite salariali dei lavoratori della scuola, suddivisi per profilo e anzianità di servizio, a fronte dell’alta inflazione e degli scarsi finanziamenti in legge di bilancio per i rinnovi contrattuali 2022-2024.