Dubbi sulla possibile selezione in ingresso ai percorsi abilitanti: Roberta Vannini (Uil Scuola) fa il punto della situazione.
Mentre prosegue l’iter che porterà all’avvio dei nuovi percorsi abilitanti rivolti ai docenti della scuola secondaria continuano a permanere alcune incognite. Tra queste aleggiano dubbi in merito alla possibile selezione in ingresso: come si articolerà? Consisterà in una preselettiva o si baserà sulla valutazione dei titoli e servizi? Il punto della situazione al riguardo è stato fatto in data odierna da Roberta Vannini (Uil Scuola), ospite del Question Time tenuto da Orizzonte Scuola.
Vannini (Uil Scuola): “Preservare i docenti con almeno 3 anni di servizio”
In merito alla selezione in ingresso dei percorsi abilitanti non sono ancora state fornite indicazioni allo stato attuale da parte del Ministero. E anche gli stessi sindacati non sanno dare risposte. La stessa Roberta Vannini (Uil Scuola) ha infatti affermato:
“Noi come Uil Scuola abbiamo assunto una posizione molto netta che è quella di andare a preservare tutti quelli che secondo noi hanno il merito di aver fatto andare avanti le scuole italiani in questi anni, quindi tutti quelli che hanno almeno 3 anni di servizio. Perchè non riteniamo giusto che si preveda una preselezione per tutti quelli che non hanno più nulla da dimostrare. Quindi abbiamo pensato anche di proporre una sorta di contingentamento, così com’era previsto nel 2013. Prevediamo che ci sarà bisogno della preselezione soprattutto per alcune classi di concorso, ma non ci è stato ancora detto con quali modalità si farà questa preselezione. Nel momento in cui si dovesse arrivare a prevederla per forza a seguito di un numero molto elevato di richieste di partecipazione a questi percorsi ci sarà la necessità di dover rallentare i percorsi stessi. Due sono quindi i punti: capire come avverrà questa selezione, e considerare che questa selezione farà ulteriormente slittare i tempi di avvio dei percorsi.”
A margine la sindacalista ha anche dichiarato che probabilmente il Ministero non si è reso conto di aver messo in campo una serie di iniziative difficili da realizzare in maniera così celere come originariamente previsto.