(Salvo Cona) ROMA. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha comunicato oggi, martedì 5 dicembre, che è stato definito l’ordinamento didattico del Corso di Laurea in Osteopatia.
Le novità sono contenute nel Decreto n. 1563 del 01.12.2023 del Ministro dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro della Salute che aggiorna gli obiettivi formativi qualificanti della classe delle lauree in professioni sanitarie della prevenzione (L/SNT/4).
La nuova norma specifica che “nell’ambito della professione sanitaria dell’osteopata, il laureato è quel professionista sanitario che svolge interventi di prevenzione e mantenimento della salute attraverso il trattamento osteopatico di disfunzioni somatiche non riconducibili a patologie nell’ambito dell’apparato muscolo scheletrico”.
Nel dettaglio, chi conseguirà il titolo accademico in osteopatia potrà pianificare “il trattamento selezionando approcci e tecniche esclusivamente manuali, non invasive, ed esterne, adeguate al paziente”, eseguendole “in sicurezza e nel rispetto della dignità e della sensibilità del paziente”, valutandone poi “gli esiti”.
Diverse le novità nelle attività formative della classe di laurea. Quelle di base sono state integrate con Storia della Medicina (MED/02), Bioingegneria (ING-IND/34), Medicina Fisica e Riabilitativa (MED/34). Tra le caratterizzanti: Scienze tecniche mediche e applicate (MED/50), Malattie dell’apparato locomotore (MED/33) e Scienze infermieristiche e tecniche neuro-psichiatriche e riabilitative (MED/48).
L’Avviso è pubblicato nelle more del controllo preventivo di legittimità da parte della Corte dei Conti.
Decreto Interministeriale n. 1563 dell’1-12-2023