Chiarimenti sul punteggio spettante ai docenti supplenti in caso di svolgimento dell’insegnamento su attività alternativa.
Al momento dell’iscrizione il genitore ha la possibilità di scegliere per il proprio figlio se avvalersi o meno dell’insegnamento della Religione Cattolica. La scelta è valida per l’intero ciclo di scuola, fermo restando il diritto per i genitori di poterla modificare ogni anno tramite richiesta scritta al dirigente dell’istituto scolastico. Le ore dedicate quindi all’insegnamento della Religione Cattolica sono sostituite, per coloro che non intendono prenderne parte, dall’attività alternativa. Queste ore possono essere attribuite sia a docenti di ruolo che supplenti. Vediamo di seguito cosa sapere al riguardo.
A chi attribuire le ore di attività alternativa
Riguardo l’individuazione dei docenti a cui attribuire le ore di attività alternativa la nota dell’11 settembre 2023 dell’Usr Piemonte ha riepilogato la materia, indicando che l’insegnamento può essere attribuito a:
a) personale interamente o parzialmente a disposizione della scuola (trattandosi di personale già retribuito per l’intero orario, l’insegnamento non comporta oneri aggiuntivi);
b) docenti dichiaratisi disponibili ad effettuare ore eccedenti rispetto all’orario d’obbligo (tali ore, svolte da personale docente di ruolo o non di ruolo, possono essere liquidate come ore eccedenti sui piani gestionali già utilizzati per il pagamento degli assegni relativi allo stipendio base);
c) personale supplente già titolare di altro contratto con il quale viene stipulato apposito contratto a completamento dell’orario d’obbligo (le attività alternative potranno essere liquidate in aggiunta all’orario già svolto e riferite ai piani gestionali già utilizzati per il pagamento degli assegni relativi al contratto principale);
d) in via del tutto residuale, personale supplente appositamente assunto da retribuire con apposita apertura di spesa fissa da parte delle Direzioni Territoriali dell’Economia e delle Finanze secondo quanto previsto in tema di supplenze annuali.
Docenti precari: quanto punteggio spetta
Per quanto riguarda l’attività alternativa attribuita a supplenza ai docenti precari il servizio svolto è valutato come aspecifico (come specifica l’art. 15/2 dell’OM 112/2022), quindi anche se i giorni dedicati all’insegnamento di questa attività sono pari o superiori a 166 giorni l’anno di servizio è valutato la metà, quindi 6 punti.
Un caso emblematico è poi quello in cui un docente abbia già un contratto annuale di supplenza, grazie al quale maturerà già il massimo punteggio, pari a 12 punti, sulla propria classe di concorso di inserimento nelle Gps. Se, in aggiunta, gli dovessero essere assegnate ore aggiuntive di attività alternativa, come verrà conteggiato il punteggio? Questa eventualità merita un discorso a sè e può essere così sintetizzato: se il docente è incluso nelle sole GPS della specifica classe di concorso in cui sta svolgendo il servizio, l’ora di attività alternativa non apporterà alcun punteggio in più, cumulando già il massimo del punteggio con quella sola supplenza. Le ore di alternativa contribuiranno solo ad incrementare la retribuzione.
Viceversa, se il docente è incluso anche nelle GPS di altre classi di concorso, l’ora di attività alternativa determinerà un incremento del punteggio, permettendo di conseguire 12 punti anche nelle GPS delle altre classi di concorso, sommando i servizi aspecifici (6 + 6, cioè quello da attribuire ad altra classe di concorso diversa da quella di svolgimento del servizio e quello sull’insegnamento di attività alternativa) e contribuirà ad incrementare la retribuzione.
