(wod) ROMA. La UIL Scuola ha comunicato che lo scorso 5 settembre si è svolto un ulteriore incontro tecnico in cui l’Amministrazione ha esposto, non avendo nessun documento da presentare, la sua idea di filiera formativa tecnologico-professionale che dovrebbe trovare la luce in un DDL in fase di discussione.
Idea che vuole premiare il legame tra offerta formativa e modo produttivo, con l’obiettivo dichiarato di voler ridurre il mismatch tra domanda e offerta di competenza, in modo da rendere il sistema capace di auto adattarsi alle richieste di professionalità da parte del territorio in cui è inserito.
Il tutto nell’ottica di rivitalizzare gli Iefp (Istituti di formazione professionale) come percorsi equipollenti e di pari dignità rispetto a quelli tecnico industriali statali per arrivare, in entrambi i casi, ad un percorso di formazione 4+2 (quattro di scuola secondaria superiore e 2 di ITS Academy), introducendo nuovamente la sperimentazione già prevista dal DM 567/17.
L’amministrazione ha sottolineato che il percorso non è cristallizzato, l’alunno al termine dei 4 anni potrà decidere se proseguire con l’ITS Academy o scegliere un altro indirizzo di studi.
Ha ribadito, su nostra sollecitazione, che l’organico dei Docenti, come succede ora per i licei sperimentali, verrà calcolato sui 5 anni di scuola, garantendo così l’esistente.
Questo permetterà agli istituti che inizieranno la sperimentazione di avere risorse in più da spendere con i ragazzi che comunque dovranno acquisire in quattro anni gli stessi obiettivi dei compagni che il percorso di studi lo compiono in cinque.
Il modello organizzativo sarà quello del “campus”, inteso come rete di scuole e non come luogo fisico in cui incontrarsi, luogo astratto in cui sarà possibile proporre un’offerta formativa integrata capace di garantire amplia scelta nei percorsi di istruzione, formazione professionale, specializzazione terziaria.
Per cui l’amministrazione prevede di emanare un atto normativo in cui i due livelli formativi coinvolti nella riforma (percorso professionale/tecnico e ITS Academy) troveranno un punto d’incontro per una nuova visione della filiera formativa tecnologico-professionale.
Al termine dell’illustrazione del contenuto del DDL il Ministero è passato ad esporre l’ipotesi di schema di disegno di legge sulla valutazione della condotta delle studentesse e degli studenti.
L’amministrazione propone piccoli interventi nella scuola secondaria di primo grado con la trasformazione della valutazione in decimi, scegliendo la strada della chiarezza e trasparenza. Una valutazione negativa del comportamento condizionerà anche la valutazione delle discipline.
Nella secondaria superiore si pensa ad una seconda valutazione attraverso un elaborato scritto critico che deciderà dell’ammissione o meno all’esame di stato.
Posizione della Federazione Uil Scuola RUA
La Federazione Uil Scuola Rua ha ribadito la posizione già assunta in occasione della presentazione del documento dell’8 giugno ultimo scorso.
Il ministero ridurrebbe di un anno la scuola superiore ripercorrendo la sperimentazione legata al DM 567/17 già in atto che si è dimostrata fallimentare. Su 1000 classi che potevano partire quest’anno ne sono partite solo 243.
Questa sperimentazione, che sulla carta sembra garantire l’esistente (il Mistero parla di mantenere l’organico in essere), vede poi l’introduzione nel sistema di istruzione secondaria di secondo grado di nuove figure di docenti, già presenti negli ITS, non contrattualizzate e senza indicarne il monte ore e la percentuale di presenza rispetto ai docenti curricolari.
Secondo la UIL, la fase di reclutamento dei docenti deve essere ricondotta in schemi e regole chiare e trasparenti che assicurino la qualità dell’insegnamento. Le competenze dei docenti devono essere regolarmente certificate e rientrare in codificazioni verificabili.
Il Ministero introduce, poi, la possibilità per gli alunni di passare – alla fine del quarto anno degli IeFp – direttamente agli ITS Academy se questi avranno raggiunto gli obiettivi specifici di apprendimento del quinto anno. A certificare ciò sarà niente meno che l’INVALSI.
Per cui una sperimentazione che lascia perplessi perché sembrerebbe finalizzata ad un tentativo di rilancio della formazione professionale, notoriamente in crisi negli ultimi anni, certamente utile, ma che andrebbe rivista nel suo insieme non accorciando di un anno la scuola secondaria di secondo grado ma allungando, contestualmente, il percorso formativo di due anni.
La Uil Scuola Rua sulla valutazione delle studentesse e studenti ritiene che le sospensioni, così come sono concepite oggi, possono essere più dannose che utili perché possono interrompere il processo di apprendimento degli studenti e, in alcune realtà, esporli a rischi maggiori al di fuori dell’ambiente scolastico.
La UIL condivide l’obiettivo del Ministro di prolungare il tempo di permanenza a scuola per i ragazzi che si comportano in maniera non corretta ma è fermamente contraria all’idea di introdurre l’attività di cittadinanza solidale nelle scuole se questa si traduce in lavori socialmente utili come misura disciplinare per gli studenti che commettono atti che prevedono una sospensione superiore a due giorni. Riteniamo che tale approccio sia eccessivo e potrebbe avere conseguenze negative sul percorso educativo degli studenti coinvolti.
La scuola è lo spazio in cui gli studenti possono apprendere, crescere e sviluppare consapevolezza delle proprie potenzialità e delle conseguenze dei propri errori. È luogo di corresponsabilità e di regole, non luogo di pena.
Il problema va dunque risolto a monte, in maniera diversa. Va recuperato il rispetto verso il personale della scuola, facendo molta attenzione a parlare di scuola con superficialità, trattandola bene anche attraverso una maggiore considerazione di chi vi lavora.
È un processo che parte dalle parole usate da tutti, ogni giorno.
Più tempo a scuola e più risorse per incrementare strategie didattiche e modalità che coinvolgano in modo fattivo gli alunni.
L’amministrazione ha garantito la massima disponibilità ad un confronto sui prossimi DDL in tutte le sue fasi.
Per l’Amministrazione hanno partecipato il Capo di Gabinetto Giuseppe Recinto e il Capo Dipartimento Carmela Palumbo.
Per la Uil Scuola Rua hanno partecipato Rosa Cirillo e Enrico Bianchi.