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Precari, la questione dei permessi retribuiti nel contratto scuola

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La questione riguardante l’estensione anche al personale precario dei permessi retribuiti per motivi personali e familiari.scienze della mediazione linguistica corso di laurea L12 borse di studio bando test ammissione Columbus academy

Permessi retribuiti anche al personale precario della scuola? Nei giorni scorsi, l’Aran avrebbe aperto alla possibilità di concedere i permessi retribuiti anche al personale precario della scuola, docenti e ATA. La situazione, però, appare piuttosto contrastante a motivo delle differenti prese di posizione assunte da alcuni sindacati.

Permessi retribuiti anche al personale precario della scuola?

Orizzonte Scuola ha riportato le parole di Alberico Sorrentino di Anief che, in riferimento ai permessi retribuiti, parla di ‘diseguaglianza sicuramente inaccettabile’ ma che tali ‘diritti sarebbero pagati con il contratto, sottraendo quelle risorse destinate ad incrementare la retribuzione del personale’.

D’altra parte, Flc-Cgil, in una nota informativa, sottolinea che ‘in merito allo svolgimento della trattativa contrattuale circa l’attribuzione di tre giorni di permesso retribuito per il personale precario della scuola’, sono state rilasciate dichiarazioni che risultano errate.
C’è chi afferma, infatti – prosegue Flc-Cgil – che riconoscere questo diritto, pur giusto, sottrarrebbe soldi al contratto. Ma i permessi retribuiti, per tutto il personale, di ruolo o non di ruolo, sono a carico del contratto. Si tratta, dunque, di una scelta delle parti contrattuali: si vuole riconoscere questo diritto o no? Dire che non si vogliono sottrarre soldi al contratto significa o ignorare i fatti o non voler riconoscere questo diritto’. Una questione particolarmente spinosa da risolvere dove, però, a rimetterci sono esclusivamente i docenti e gli ATA precari.

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