I bandi per il concorso ATA 24 mesi recepiranno le novità in merito alla Legge 104 entrate in vigore recentemente.
La finestra per la presentazione delle domande del concorso ATA 24 mesi 2023 sarà aperta il 27 aprile e chiusa il 18 maggio. Gli aspiranti ATA potranno inserirsi nelle graduatorie ATA 24 mesi, oppure aggiornare la loro posizione. Come previsto dalla nota ministeriale, i bandi conterranno le novità in relazione alla Legge 104/92. Vediamo cosa dice la nota in proposito e cosa significa per coloro che intendono ottenere la precedenza per l’assistenza ad un familiare disabile.
Concorso ATA 24 mesi e Legge 104: la novità nella nota
La nota ministeriale relativa al concorso ATA 24 mesi, che abbiamo pubblicato ieri, dice nella prima sezione: “Si ricorda, altresì, alle SS.LL. che, nel modello di domanda, è prevista la compilazione di un’apposita sezione, denominata “Modello H: Attribuzione priorità” per il personale che intende usufruire dei benefici dell’articolo 21 e dell’articolo 33, commi 5, 6 e 7 della legge n. 104/1992. In via preliminare, si ricorda che la legge n. 104/1992 è stata recentemente modificata dal d. lgs. 30 giugno 2022, n. 105, e, pertanto, sarà necessario adeguare i bandi di concorso, ove occorra, alle modifiche d legge intervenute.
In merito, le Direzioni sono invitate ad evidenziare, nei bandi di concorso, che le dichiarazioni concernenti i titoli di riserva, di cui all’articolo 5, comma 4, nn. 13), 14), 15), 18) e 19) del DPR 9 maggio 1994, n. 487, nonché le dichiarazioni concernenti l’attribuzione della priorità nella scelta della sede di cui agli artt. 21 e 33, commi 5, 6 e 7 della legge n. 104/1992, devono essere necessariamente riformulate dai candidati che presentino domanda di aggiornamento della graduatoria permanente, in quanto trattasi di situazioni che, se non riconfermate, si intendono non più possedute”.
Cosa significa?
Innanzitutto si chiarisce che chi intende usufruire dell’articolo 21 e dell’articolo 33, commi 5, 6 e 7 della legge n. 104/1992 dovrà compilare il Modello H: attribuzione priorità. Le novità sui permessi della legge 104, invece, riguardano l’abolizione del referente unico. Sebbene il limite complessivo dei permessi per Legge 104 resti di tre giorni al mese, la richiesta potrà essere fatta anche da più soggetti, che assistono la stessa persona. In altre parole, adesso per la stessa persona potranno beneficiare dei permessi più soggetti che l’assistono in modo alternativo, nel limite totale della quota mensile (3 giorni da suddividere tra tutti).
In caso di mancanza o decesso dei genitori o del coniuge o della parte di un’unione civile o del convivente di fatto, ovvero qualora gli stessi siano affetti da patologie invalidanti o abbiano compiuto i sessantacinque anni di età, il diritto può essere riconosciuto a parenti o affini entro il 3° grado di parentela con la persona disabile in situazione di gravità. Il lavoratore può prestare assistenza ai più persone con disabilità grave, a condizione che si tratti del coniuge o della parte di un’unione civile di cui all’articolo 1, comma 20, della legge 20 maggio 2016, n. 76, o del convivente di fatto ai sensi dell’articolo 1, comma 36, della medesima legge o di un parente o affine entro il primo grado o entro il secondo grado qualora i genitori o il coniuge della persona con disabilità in situazione di gravità abbiano compiuto i 65 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
Infine, chi presenta domanda di aggiornamento e aveva già in precedenza inserito le dichiarazioni relative alla priorità nella scelta delle sedi, dovrà presentarle nuovamente a conferma che possiede ancora il diritto.