Come avvengono i trasferimenti del personale docente? Chiarimenti sulle fasi e l’ordine delle operazioni della mobilità docenti 2023.
Dal prossimo lunedì 6 marzo, fino a martedì 21 marzo, tutti gli interessati, se non sottoposti a vincolo triennale, potranno presentare domanda di mobilità per l’anno scolastico 2023/24. Ogni insegnante, se in possesso dei titoli e dei requisiti richiesti, può partecipare a più trasferimenti. Vediamo insieme quali sono le fasi e l’ordine con cui si eseguiranno i movimenti.
Le fasi della mobilità docenti
Il CCNI 2022/25 mantiene le tre fasi che, da sempre, caratterizzano la mobilità docenti: comunale, provinciale, interprovinciale/professionale. Nella I fase avvengono i trasferimenti all’interno del comune, nella II fase i movimenti tra comuni della stessa provincia e da posto comune a sostegno (e viceversa). La III fase si occupa della mobilità territoriale interprovinciale e di quella professionale. Le prime due fasi non alterano il numero delle disponibilità dei posti; invece, per l’ultima fase, i posti disponibili possono variare.
Il trasferimento da posto di sostegno a posto comune (e viceversa) avviene nella seconda fase anche per le scuole che appartengono allo stesso comune di titolarità. Se nell’ordine di preferenza il docente richiede sia posti comuni che posti di sostegno, le preferenze relative a scuole o a distretti sub comunali del comune di titolarità verranno esaminate, nella fase I, solo in base alla tipologia di posto di titolarità occupato.
L’ordine delle operazioni
L’ordine delle operazioni è precisato nell’Allegato 1 del CCNI per il personale docente: che i movimenti sono preceduti dall’indicazione puntuale delle operazioni propedeutiche, che gli uffici devono eseguire manualmente prima dell’avvio delle procedure di mobilità con il sistema informativo. Ricordiamo che queste operazioni si occupano della sistemazione dei titolari delle scuole oggetto di dimensionamento, dell’assegnazione della titolarità ai docenti che rientrano dal collocamento fuori ruolo, dei passaggi dei docenti alle scuole carcerarie (con domanda cartacea), dell’assegnazione della sede al personale oggetto di provvedimenti dell’autorità giudiziaria, delle restituzioni ai ruoli di provenienza, delle rettifiche di titolarità.