Stipendi personale docente e la questione riguardante il compenso per il lavoro aggiuntivo fuori dagli ambienti di apprendimento.
Stipendi docenti, la questione riguardante lo svolgimento del lavoro aggiuntivo rimane una delle più dibattute anche in considerazione degli impegni, sempre più gravosi, previsti dal PTOF, ovvero il Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Ne ha parlato Ancodis (Associazione Nazionale Collaboratori Dirigente Scolastico) in una nota informativa.
Stipendi docenti, Ancodis sul valore del lavoro aggiuntivo svolto dagli insegnanti
Il lavoro aggiuntivo viene retribuito con il fondo miglioramento dell’offerta formativa. Per ogni ora aggiuntiva di insegnamento in attività progettuali è previsto un importo lordo di 35 euro, per ogni ora aggiuntiva non di insegnamento 17,50 euro mentre per ogni ora di insegnamento in attività di recupero per gli studenti con debiti formativi nella scuola secondaria di II grado è previsto un compenso di 50 euro, sempre al lordo.
Ancodis, a questo proposito, ha condotto un monitoraggio sugli esiti conclusivi della contrattazione di istituto di questo anno scolastico. Secondo i dati che sono emersi dall’indagine, il 65% lavora in un istituto comprensivo, il 30% in un IISS/Liceo e il 5% in altre tipologie di scuole.
Per quanto riguarda, invece, la popolazione scolastica, il monitoraggio condotto da Ancodis ha evidenziato che il 32% lavora in scuole con 900-1200 alunni, il 27,7% con 700-900 alunni, il 16% con 500-600 alunni, il 14,3% in scuole con 1200-1500 alunni, il 6% con oltre 1500 alunni e soltanto il 4% con meno di 500 alunni.
Per quanto concerne il riconoscimento economico annuale lordo, il monitoraggio ha evidenziato che il solamente il 6 per cento circa dei docenti ha dichiarato oltre 4.000 euro, mentre due terzi (il 67 per cento circa) ha dichiarato un riconoscimento economico annuale lordo compreso tra mille e tremila euro. Il 12 per cento ha dichiarato meno di mille euro mentre il 15 per cento si trova nella fascia compresa tra i 3.000 e i 4.000 euro.
Bisogna, inoltra, considerare che solamente il 25 per cento del personale docente lavora con esonero totale, mentre il 40 per cento lavora con esonero parziale e il 35 per cento circa svolge l’attività senza esonero dall’insegnamento.
Ancodis, nella nota informativa, sottolinea come il lavoro aggiuntivo dei docenti impegnati fuori dagli ambienti di apprendimento vale, di fatto, poco più di 10 euro all’ora. Ci si chiede: ‘In quale altro comparto della Funzione pubblica il lavoro di alto profilo organizzativo è sottopagato al pari forse di un lavoro in nero?’
Qui sotto riportiamo il testo integrale della nota informativa diffusa da Ancodis che include anche una proposta concreta per superare questa problematica.