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MINISTERO ISTRUZIONE E MERITO. Il 7 febbraio il Ministero celebra il Safer Internet Day. A Roma l’evento nazionale con l’intervento del Ministro Valditara. La diretta dalle 9.30 sul canale YouTube del MIM. La ricerca: 2 ragazzi su 3 hanno utilizzato l’Intelligenza Artificiale, anche per lo studio

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ROMA. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha comunicato oggi, sabato 4 febbraio, che il 7 febbraio 2023 ricorrono i 20 anni del “Safer Internet Day”, la “Giornata mondiale per la sicurezza in Rete” promossa dalla Commissione Europea e celebrata in contemporanea in oltre 100 nazioni. Anche il Ministero dell’Istruzione e del Merito aderisce all’iniziativa, quale “importante occasione per promuovere le riflessioni delle ragazze e dei ragazzi non solo sull’uso consapevole della Rete, ma anche sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno nella realizzazione di Internet come luogo positivo e sicuro”.

In particolare, il Ministero ha previsto, per la giornata del 7 febbraio 2023, un evento per le scuole che si terrà a Roma, con l’intervento del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, dalle 9.30 alle 13.00. Sarà possibile seguire la manifestazione in diretta streaming sul canale YouTube del MIM, per dare l’opportunità a tutte le Istituzioni scolastiche italiane di partecipare da remoto. L’iniziativa è organizzata dalla Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico che, dal 2012, coordina il Safer Internet Centre italiano “Generazioni Connesse” attraverso il quale sono promosse numerose attività sul tema della sicurezza in Rete e sull’uso positivo degli strumenti digitali.

L’obiettivo del Safer Internet Day 2023 sarà, come sempre, condurre una riflessione sui rischi e le opportunità della Rete con gli stessi protagonisti della comunità scolastica, studenti, docenti, insieme a stakeholder pubblici e privati. Quest’anno viene proposta un’edizione ibrida del SID, prevalentemente in presenza, con un numero di circa 200 partecipanti. Nella nota inviata alle scuole, tutti i dettagli utili per poter seguire l’evento del 7 febbraio e partecipare alle iniziative del Safer Internet Centre italiano “Generazioni Connesse”. In tutta Italia si svolgeranno poi attività promosse con i principali partner di “Generazioni Connesse”: l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, la Polizia di Stato, Telefono Azzurro e Save the Children. Sul web il racconto della giornata sarà accompagnato dagli hashtag #SID2023 e #SICItalia.

Temi e programma del SID 2023
Nel mese di maggio 2022, la Commissione Europea ha approvato e adottato una nuova e aggiornata strategia per la protezione dei minori online: “Better internet for Kids” (BIK+), che vede il coinvolgimento delle giovani e dei giovani come punto essenziale per rendere Internet un luogo sicuro. Il SID in Italia ruoterà intorno ai pilastri del nuovo Piano europeo, in particolare si parlerà di: rischi e sicurezza online, economia della rete, violenza online, benessere online, algoritmi, Intelligenza Artificiale e democrazia.

La ricerca
Alla base delle riflessioni della giornata, i dati della ricerca realizzata da “Generazioni Connesse” sulla quantità e sulla qualità delle ore passate in Rete dalle ragazze e dai ragazzi in Italia, che quest’anno ha coinvolto 3.488 studentesse e studenti delle Scuole secondarie di I e II grado.
Lo svago è ciò che porta i più giovani sui social network. Ma in tantissimi hanno ricreato sulle piattaforme una sorta di microcosmo digitale. Tra chi usa Internet per informarsi, 4 su 10 lo fanno attraverso il feed social, mentre solo 1 su 4 si orienta principalmente verso i siti di news. Fari puntati sull’Intelligenza Artificiale: 2 su 3 la usano per generare contenuti, ma la fiducia nell’algoritmo spesso è eccessiva.

Dopo la pandemia, gli adolescenti iniziano a ripensare il proprio rapporto con le nuove tecnologie, a partire dal tempo speso online e dalle finalità d’uso, sempre più costruttive e meno “ludiche”. Rispetto agli anni passati, c’è un’ulteriore diminuzione di coloro che affermano di essere connessi oltre 5 ore al giorno: oggi sono il 47%, contro il 54% del 2022 e il 77% del 2021. Non siamo ancora ai livelli di febbraio 2020, quando gli “iperconnessi” si fermavano alle soglie del 30% del campione, ma appare ormai alle spalle la tendenza dello scorso biennio. I tre argomenti principali che gli studenti vorrebbero maggiormente approfondire a scuola tramite l’Educazione digitale sono: come evitare di stare troppo tempo online, la difesa della propria privacy e la capacità di riconoscere le fake news.

Sta cambiando, poi, il comportamento adottato sui social network. La parte di intrattenimento rimane preminente: 2 su 3 li usano per restare in contatto con gli altri, 1 su 2 per seguire creator e influencer. Ma, ad esempio, tra quanti si informano sull’attualità tramite il web – ovvero il 94% del campione analizzato – la maggior parte (39,5%, circa 4 su 10) utilizza proprio i social network come fonte primaria. Solo 1 su 4 (26,3%) si rivolge prioritariamente ai siti di notizie. Ciò dovrebbe spingere a intensificare gli sforzi nella lotta alle fake news.

Ma c’è anche chi va oltre, c’è persino chi sulle piattaforme investe sul proprio futuro: se, complessivamente, quasi 1 su 5 (18%) parallelamente agli studi dice di svolgere anche piccole attività lavorative, tra questi poco meno di un terzo (5%) ha deciso di puntare sul digitale. La porzione più consistente si è orientata proprio sui social media, ad esempio creando pagine personali, dal carattere anche commerciale, o gestendo pagine social di altri. Il 51% pensa che quella possa diventare, un domani, un’occupazione a tempo pieno.

Non mancano le criticità. Perché se il comportamento online delle nuove generazioni – Zeta e Alpha – sembra essersi evoluto, i rischi sono sempre dietro l’angolo. Oltre 8 giovani su 10, infatti, accettano di buon grado che siti web e piattaforme possano influenzare il loro modo di conoscere il mondo: il 44,7% è tendenzialmente d’accordo, il 37,8% fortemente d’accordo, appena il 17,6% si mostra scettico rispetto a tale limitazione. Insomma, in tanti si affidano agli algoritmi, anche se circa 1 ragazzo su 2 (48%) non ha la minima idea di come funzionino.
Tra gli intervistati, 2 su 3 hanno già sperimentato l’Intelligenza Artificiale per creare testi vari da utilizzare per lo studio o per usi personali. Nonostante, analogamente a quanto avviene per l’algoritmo dei social, il 45% degli intervistati non ne abbia approfondito il funzionamento e circa 1 su 10 non mostri interesse a farlo neanche in futuro.

La campagna di comunicazione “Il mese della Sicurezza in Rete”
Con il SID 2023 partirà la settima edizione della campagna “Il Mese della Sicurezza in Rete”. Durante tutto il mese di febbraio le scuole interessate a partecipare ad attività formative e di sensibilizzazione relative all’uso consapevole degli strumenti digitali potranno trovare informazioni relative agli eventi organizzati da associazioni, istituzioni ed aziende sul sito:
https://www.generazioniconnesse.it/site/it/2023/01/24/sid-safer-internet-day-2023/

Le attività social potranno essere condivise con l’hashtag #laretesiamonoi
Tutte le scuole potranno offrire un contributo durante tutto il mese di febbraio. Sarà possibile caricare online gli eventi realizzati per la giornata e durante tutto il mese, sul sito www.generazioniconnesse.it, al seguente link:
https://www.generazioniconnesse.it/site/it/iniziative-e-lavori-delle-scuole/

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