In merito agli emendamenti al decreto Milleproroghe sul concorso straordinario bis, sono opportune alcune precisazioni.
Stabilizzazione precari e concorso straordinario bis, dal prossimo 25 gennaio sono previste le votazioni in merito agli emendamenti presentati dalle varie forze politiche al decreto Milleproroghe: tra questi, l’emendamento di Lega e Fratelli d’Italia sul concorso straordinario bis per i docenti, elaborato – come precisato dal responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, Mario Pittoni, in collaborazione con la struttura ministeriale.
Precari e gli emendamenti al concorso straordinario bis, precisazioni
In merito al suddetto emendamento, si è aperta, purtroppo, una profonda spaccatura tra i precari: da una parte, c’è chi invoca a gran voce che vengano apportate modifiche al concorso straordinario bis, ovvero l’integrazione della graduatoria con tutti i partecipanti e l’utilizzo della stessa per scorrimento fino ad esaurimento; dall’altra parte, invece, ci sono i precari che, al contrario, si oppongono fermamente a tale richiesta in quanto ritengono che una modifica al concorso straordinario bis sia ingiusta e penalizzante nei loro confronti.
A tal proposito, la nostra Redazione intende fare delle opportune precisazioni: uno degli obiettivi del nostro ‘fare informazione’ è quello di dare voce a tutti, indistintamente. Chi ci legge quotidianamente, comprenderà che la nostra linea editoriale è improntata sull’imparzialità e il pieno rispetto di chi intende far valere, a giusta ragione, i propri diritti. Nei giorni scorsi, abbiamo pubblicato le diverse rivendicazioni avanzate dai precari, sia di coloro che sono favorevoli alle modifiche al concorso straordinario bis, sia di coloro che, invece, sono fortemente contrari. Lo abbiamo fatto, come al solito, in modo equo ed imparziale.
Il nostro auspicio (e crediamo sia quello di tutti) è che si possa, finalmente, trovare al più presto una soluzione giusta ed equa per tutto il precariato scolastico (personale ATA compreso, per non parlare della questione dell’organico aggiuntivo), perché è la scuola pubblica italiana ad invocarlo, ogni giorno, a gran voce, così come tutti i precari che, indistintamente, ne sorreggono da anni i pilastri con passione, dedizione e sacrificio.