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GILDA DEGLI INSEGNANTI. Maturità 2023, forse ammissione alle prove anche senza i Pcto. Diramata dal ministero la nota informativa sulle modalità di svolgimento dell’esame di Stato

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ROMA. Gilda degli Insegnanti ha comunicato il 4 gennaio che il ministero dell’Istruzione e del Merito ha emanato la nota informativa sulle modalità di svolgimento dell’esame di Maturità che tornerà alle disposizioni pre-Covid. L’unica eccezione potrebbe essere rappresentata dai Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), il cui adempimento è stato ostacolato dalla pandemia che, in alcuni casi, ha provocato il mancato raggiungimento del monte ore previsto per legge. Per questo motivo, previa emanazione di specifica norma di legge, gli studenti potrebbero essere ammessi alle prove anche senza aver assolto i Pcto. Lo svolgimento delle prove Invalsi, invece, resta vincolante per l’ammissione all’esame.

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Tre le prove previste: due scritte e una orale.
La prima sarà comune a tutti gli indirizzi di studio e si svolgerà con modalità identiche in tutti gli istituti, con durata massima di sei ore.
La seconda prova scritta verterà su una o più discipline specifiche del corso di studio, che saranno indicate entro il mese di gennaio con un decreto ad hoc.

Il colloquio si svolgerà in chiave multi e interdisciplinare e la commissione terrà conto delle informazioni contenute nel Curriculum dello studente. 

Università
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Per i voti, espressi in centesimi, i candidati potranno raggiungere fino a 100 punti, di cui massimo 40 assegnati per il credito scolastico, 20 per la prima prova scritta, 20 per la seconda e 20 per il colloquio.
La soglia minima per conseguire la Maturità sarà di 60 punti.

Le commissioni saranno presiedute da un membro esterno e ne faranno parte tre docenti interni alla scuola e tre esterni.

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