Modifica dell’orario di servizio del docente all’ultimo minuto da parte del dirigente scolastico: è corretto farlo? In quali circostanze?
La modifica dell’orario di servizio all’ultimo minuto, ovvero al mattino alle 8, è legittima? Solo quando riguarda emergenze improvvise. La regola generale è che la modifica dell’orario di servizio, se è possibile, vada comunicata per tempo e pianificata. Ma esistono situazioni impreviste, che richiedono modifiche improvvise e la collaborazione del corpo docente.
Modifica orario: quando è corretta e quando no
Le modifiche di orario improvvise su una o più classi, per decisioni unilaterali che siano ad opera del dirigente scolastico o del suo collaboratore, non sono legittime e non rispettano le prerogative collegiali. Infatti, non è corretto un cambio di orario di servizio improvviso per permettere alla classe di assistere a una conferenza o in una uscita didattica, senza che il Consiglio di classe ne sia stato prima informato ed abbia deliberato in proposito.
Diversa situazione si presenta quando la modifica dell’orario di servizio è dovuta all’assenza improvvisa di uno o più docenti. In questi casi, la necessità di assicurare l’attività didattica in tutte le classi può richiedere modifiche dell’ultimo minuto per l’orario di servizio dei docenti presenti. In questi periodi in cui l’influenza colpisce una buona fetta del personale, sono situazioni che si presentano con estrema facilità e frequenza.
E’ necessaria una via di mezzo. Se il Dirigente, in base ad esigenze organizzativo-didattiche ha la necessità di un cambio orario improvviso, può chiedere al Docente la modifica con un ordine di servizio. Sarebbe auspicabile un minimo di tempo di preavviso e il consenso dell’insegnante. Ma se tale situazione si verificasse quotidianamente, allora verrebbe meno il buon senso.
C’è l’obbligo di accettare una modifica?
La modifica dell’orario di servizio settimanale per più giorni nella settimana non può essere imposto dal dirigente scolastico. La ‘regola’ del congruo preavviso è sempre valida, sebbene il docente dovrebbe essere disposto a collaborare in casi di emergenze. E’ una questione di correttezza. Tra le altre cose, quando una classe è assente, il docente resta comunque in servizio, per cui può essere utilizzato per supplenze in quelle ore.
Inoltre, le ore a disposizione rientrano a tutti gli effetti nell’orario di cattedra del singolo docente e, come tali, non possono essere gestite in modo discrezionale dal docente, che deve garantire la sua presenza a scuola durante le ore a disposizione che rientrano nell’orario di servizio.