La corresponsione dei tanto attesi arretrati non interesserà nel breve periodo alcuni insegnanti precari: sono rimandati al 2023.
Gli attesi arretrati stanno per arrivare, sebbene le somme siano inferiori rispetto a quanto aspettato. Ci sarà anche un leggero ritardo rispetto a quanto annunciato nelle settimane scorse. Infatti l’accredito arriverà dopo Natale e non prima come era stato detto in un primo momento, ma comunque entro la fine di dicembre.
Per alcuni insegnanti precari però la corresponsione degli arretrati non sarà immediata. Non si conosce la data certa ma sembrerebbe che per dicembre non sia previsto alcun accredito al riguardo.
Supplenze brevi e supplenze Covid
Gli arretrati interessano tutta la platea di docenti, di ruolo e precari, e riguardano il periodo che va dal 2019 al 2022.
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Con riferimento agli insegnanti precari però, mentre coloro che hanno avuto incarichi al 30 giugno o al 31 agosto, riceveranno entro fine anno gli agognati arretrati, la stessa cosa non può dirsi per coloro che hanno avuto nel triennio indicato supplenze brevi e supplenze Covid.
Come è stato indicato qualche giorno fa anche da Orizzonte Scuola infatti esistono casistiche particolari che potrebbero non vedersi la corresponsione degli arretrati nell’immediato. E tra queste si fa proprio riferimento ai supplenti brevi e ai supplenti Covid, sebbene ne abbiano diritto.
Arretrati non previsti anche per i periodi di sospensione e aspettativa
Oltre ai casi indicati esistono anche altre situazioni per le quali non saranno previsti gli arretrati, nè ora nè in futuro.
Questi infatti sono calcolati sui periodi di effettivo servizio. Coloro che quindi si fossero ritrovati o ad essere sospesi per mancato assolvimento dell’obbligo vaccinale o a richiedere aspettativa, non si vedranno corrispondere le somme limitatamente a quegli specifici periodo di non lavoro.