Dopo gli ultimi cambiamenti alla manovra, il Governo avanza l’ipotesi della pensione minima a 600 euro: a chi spetta e quali sono i requisiti.
Continuano le operazioni di revisione della prossima manovra finanziaria e sul fronte pensionistico il Governo sembrerebbe muoversi verso l’ipotesi della pensione minima a 600 euro, ma non per tutti. Vediamo subito a chi spetterebbe l’aumento e quali sarebbero i requisiti necessari per ottenerlo.
Pensione minima a 600 euro
Sembra proprio che per andare incontro alle richieste di Forza Italia che vorrebbe raggiungere la soglia dei 1.000 euro entro la fine della legislatura, il Governo Meloni sia intenzionato ad accordare la pensione minima a 600 euro, ma non per tutti. Ciò dipende ovviamente dalle limitate risorse economiche al momento disponibili. Questa modifica, infatti, richiederebbe circa 900 milioni di euro in più all’anno. Una cifra che dovrebbe essere recuperata almeno in parte dalla revisione del Reddito di Cittadinanza. Ma vediamo, in particolare, chi riceverebbe il suddetto aumento e quali sarebbero i requisiti da rispettare.
I requisiti da rispettare
Stando alle ultime notizie, all’interno della nuova Legge di Bilancio le pensioni minime saranno alzate a 600 euro, ma soltanto per i pensionati over 75. Una decisione dipesa soprattutto dalle limitate risorse economiche disponibili. Questa modifica, infatti, costerà alle casse dello Stato molto più del previsto. Soprattutto se si considera che con il passare del tempo gli over 75 saranno sempre di più.
Per riuscire ad attuare la misura, probabilmente si terrà in considerazione anche l’Isee, in modo tale che chi supera un certo importo non ottenga la rivalutazione piena degli assegni. A tal proposito, ci si aspetta che solo chi gode di pensioni non superiori a 5 volte il trattamento minimo otterrà la perequazione automatica piena. Tutti gli altri subiranno dei tagli.