Il governatore Schifani denuncia lo ‘scandalo caro voli aerei’ per tornare in Sicilia: prezzi insostenibili per docenti e personale ATA.
Moltissimi docenti e lavoratori ATA residenti al Sud ma in servizio al Nord si stanno organizzando per tornare ai loro luoghi d’origine per le festività natalizie. Oltre ad essere costretti a rimanere lontano da casa per molto tempo, si deve fare i conti con i prezzi degli aerei sempre più costosi. Il governatore della Regione Sicilia, Renato Schifani, lo ha definito come lo ‘scandalo del caro voli’.
Scandalo caro voli aerei per tornare in Sicilia: prezzi insostenibili per docenti e personale ATA
Il governatore della Regione Sicilia, Renato Schifani, ha dichiarato che lo ‘scandalo del caro voli che da tempo colpisce i siciliani deve trovare una risposta, immediata ed efficace. La regione Sicilia denuncerà la questione all’Antitrust, coinvolgendo i migliori avvocati esperti del settore. Ma serve anche più attenzione da parte del governo’.
Schifani ritiene che sia ‘inaccettabile che a minare il diritto alla mobilità dei cittadini sia una compagnia a capitale totalmente pubblico come ITA, impegnata in un cartello con Ryanair sulla rotta Palermo-Roma in quanto unici vettori ad operare su quel percorso. Torno perciò a chiedere al governo – aggiunge il presidente della Regione Sicilia – di farsi sentire, ed in particolare modo al MEF, al quale da tempo abbiamo posto anche altri temi urgenti su cui non abbiamo ancora ottenuto risposte’.
Interrogazione PD ai ministri Salvini e Fitto
Intanto il Partito Democratico ha presentato un’interrogazione al ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Matteo Salvini, e al ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR del Governo Meloni, Raffaele Fitto.
‘Si registra purtroppo, come in occasione di ogni festività, un incremento esorbitante dei costi dei biglietti aerei che determina un aggravio per i siciliani che vivono fuori per lavoro e studio. Rientrare in Sicilia da Milano o da Roma sta raggiungendo cifre abnormi anche di 600 euro. Cittadini, Associazioni dei consumatori, sindacati, hanno denunciato questa escalation dei prezzi con il formarsi di fatto di un cartello da parte delle compagnie, che mantiene i prezzi dei biglietti per i vettori sulle rotte da e per Sicilia su cifre davvero insostenibili.
In questa maniera – si legge nell’interrogazione PD firmata da Maria Stefania Marino, Giovanna Iacono, Giuseppe Provenzano e Anthony Barbagallo – si lede il principio della accessibilità alla mobilità penalizzando ancora una volta la Sicilia. A questa dinamica non fa eccezione neppure Ita la compagnia di fatto finanziata con risorse pubbliche. Lo stesso principio di continuità territoriale risulta compromesso a discapito dei viaggiatori. A tal proposito, si chiede di conoscere quali iniziative intenda assumere il governo, con la massima urgenza, per promuovere un incontro con le compagnie aeree al fine di riportare i costi dei biglietti a livelli di congruità e di accessibilità per tutti garantendo il diritto alla ‘raggiungibilità’ della Sicilia’.