Come si accede all’insegnamento?
Per poter accedere all’insegnamento è innanzitutto necessario verificare se la propria laurea consente o meno di accedere a una o più classi di concorso e se è necessario possedere ulteriori requisiti.
I requisiti di accesso all’insegnamento sono stabiliti dal DPR 19 del 14 febbraio 2016, così come modificato dal decreto correttivo DM 259/2017.
In particolare, le tabelle allegate a questi decreti stabiliscono la corrispondenza fra ciascuna laurea e la\le classi di concorso alle quali è possibile accedere.
COME CONTROLLARE I REQUISITI RICHIESTI
Visionando le tabelle allegate al DPR 19/2016 è possibile verificare per ciascuna classe di concorso:
- quali lauree (vecchio ordinamento, specialistiche o magistrali) danno accesso (rispettivamente colonna 3, 4 e 5).
- eventuali requisiti integrativi richiesti (colonna NOTE). Infatti, per alcune lauree e classi di concorso, la laurea non è titolo sufficiente a consentire l’accesso a determinate classi di concorso ma è necessario aver conseguito determinati esami/CFU. In altri casi, la laurea è titolo di accesso solo se conseguita entro una determinata data.
- l’indirizzo o gli indirizzi di studio presso i quali la classe di concorso può essere insegnata.
Occorre fare attenzione al fatto che, solo per alcune classi di concorso, i requisiti di accesso sono stati modificati dal DM 259/2017 (decreto correttivo del Decreto 19/2016). Pertanto consigliamo di:
- Verificare i requisiti direttamente nella tabelle allegate al DM 259/2017.
- Qualora la classe di concorso non sia indicata nelle tabelle allegate al DM 259/2017, ciò significa che i requisiti dettati dal DPR 19/2016 non sono stati modificati.
In alternativa è possibile verificare la corrispodenza fra la propria laurea e la\le classi di concorso attraverso l’applicazione messa a disposizione dalla FLC CGIL disponibile qui: https://classiconcorso.flcgil.it/titoli_studio
Le possibilità di ricerca sono due:
- per titoli di studio, l’utente potrà verificare le nuove classi di concorso e di abilitazione cui il proprio titolo di studio consente l’accesso.
- per classi di concorso e di abilitazione, l’utente potrà verificare la corrispondenza tra le vecchie e le nuove classi di concorso e di abilitazione e i titoli di ammissione che danno diritto ad accedere alle stesse.
FACCIAMO UN ESEMPIO PER LE LAUREE VECCHIO ORDINAMENTO
Così, ad esempio, la laurea in giurisprudenza vecchio ordinamento, come risulta dalle tabelle è titolo di accesso alla classe di concorso A-46:
- purché conseguite entro l’A.A. 2000/2001 senza la necessità di aver sostenuto esami integrativi (vedi nota n. 5)
- se conseguita successivamente all’anno accademico 2000\2001 costituisce titolo di ammissione purché il piano di studi seguito abbia compreso i corsi annuali (o due semestrali) di: economia politica, politica economica, economia aziendale, statistica economica (vedi la nota n. 1).
VERIFICA DEL PIANO DI STUDIO
I laureati vecchio ordinamento dovranno quindi esaminare il relativo piano di studio per verificare il possesso degli eventuali esami annuali o semestrali richiesti. Qualora manchino determinati esami essi dovranno essere integrati.
QUALI ESAMI SOSTENERE PER LE LAUREE VECCHIO ORDINAMENTO?
I laureati Vecchio Ordinamento dovranno sostenere esami di nuovo ordinamento da 12 CFU per ciascuna annualità richiesta e con la stessa denominazione riportata nel DPR 19/2016. Infatti, un’annualità corrisponde a 12 CFU mentre una semestralità corrisponde a 6 CFU.
Come indicato dalla nota n. 3 presente nel sito del ministero, i laureati di Vecchio Ordinamento, che devono integrare il loro piano di studi, dovranno sostenere per ciascuna annualità richiesta esami di nuovo ordinamento da 12 CFU, con stessa o simile denominazione e nei corrispondenti SSD-Settori Scientifico Disciplinari previsti per le lauree di Nuovo ordinamento (SSD – Settori Scientifico Disciplinari).
Questo significa che i laureati vecchio ordinamento, dovranno sostenere esami di “nuovo ordinamento” che presentano la stessa denominazione degli esami “vecchio ordinamento” o quantomeno una denominazione simile e che corrispondano ai settori disciplinari richiesti per le lauree di nuovo ordinamento.
Per un approfondimento per le lauree vecchio ordinamento si veda qui.
FACCIAMO UN ESEMPIO PER LE LAUREE NUOVO ORDINAMENTO
Le lauree magistrali LMG-01, LM-16, LM-52, LM-56, LM-63, LM-77, LM-81, LM-82, LM-83, LM-87, LM-90 ecc. (e le corrispondenti lauree specialistiche) consentono l’accesso alla classe di concorso A-46:
- Con almeno 96 crediti nei settori scientifico-disciplinari SECS P, SECS S, IUS, di cui: 12 SECS – P/01, 12 SECS – P/02, 12 SECS – P/07, 12 SECS – S/03, 12 IUS – 01, 12 IUS – 04, 12 IUS – 09, 12 IUS – 10 (vedi la nota n. 6).
Gli aspiranti in possesso delle suddette lauree dovranno quindi verificare nel proprio piano di studio il possesso dei suddetti CFU. Qualora manchino determinati esami essi dovranno essere integrati.
ALTRI REQUISITI?
Il possesso dei requisiti per l’accesso alla propria classe di concorso rappresenta il punto di partenza, fermo restando altri eventuali requisiti previsti dalla normativa vigente.
In particolare, i 24 CFU sono stati, almeno finora, un requisito fondamentale per la partecipazione ai concorsi “ordinari” per la scuola secondaria, nonché per la partecipazione al corso di specializzazione per le attività di sostegno e per i nuovi inserimenti nelle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS).
Sul punto, in attesa di un chiarimento ministeriale rimandiamo a questo articolo.