ROMA. La FLC CGIL ha comunicato il 18 novembre che nel pomeriggio di venerdì 11 novembre è stata sottoscritta tra l’ARAN e i sindacati l’Ipotesi di CCNL sui principali aspetti del trattamento economico per il triennio 2019-2021 del personale del comparto “Istruzione e Ricerca”. L’ipotesi contrattuale segue l’accordo politico siglato il giorno precedente dal Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e dai sindacati. Il nostro commento.
La trattativa sulla parte normativa, invece, prosegue in modo serrato già da questa settimana per giungere alla conclusione al più presto. Il nostro commento.
Subito dopo la sottoscrizione dell’Ipotesi di contratto abbiamo cominciato a pubblicare alcuni approfondimenti, tutti disponibili nella sezione “Filo diretto sul contratto” costantemente aggiornata con nuovi contenuti ed in particolare con il dettaglio degli aumenti e degli arretrati settore per settore.
RISORSE A DISPOSIZIONE
Con questa prima sequenza contrattuale viene assegnata un’anticipazione (pari al 95%) delle risorse stanziate dalle varie leggi di bilancio per gli incrementi stipendiali.
AUMENTI STIPENDIALI, ARRETRATI, NOVITÀ
Nelle tabelle e in alcune schede con le principali novità, sintetizziamo gli effetti sulle retribuzioni dell’accordo sottoscritto.
Tutte le cifre si intendono al lordo delle ritenute assistenziali e previdenziali e dell’IRPEF a carico del lavoratore.
Gli arretrati saranno corrisposti nel corso del mese di dicembre 2022.
La tassazione degli arretrati è: per gli anni precedenti (AP) aliquota media tassazione separata per l’anno corrente (AC) aliquota marginale.
AUMENTI STIPENDIALI | PRINCIPALI NOVITÀ |
SCUOLA | SCUOLA |
UNIVERSITÀ | UNIVERSITÀ |
RICERCA | RICERCA |
AFAM | AFAM |
A CHI SPETTANO GLI ARRETRATI
NON VA PRESENTATA NESSUNA RICHIESTA PER RICEVERE GLI ARRETRATI.
Gli arretrati spettano a chiunque abbia lavorato nel 2019, 2020, 2021, 2022.
Al personale a tempo determinato gli arretrati spettano proporzionalmente ai mesi coperti da contratto.
EFFETTI SULLE PENSIONI, “ULTIMO MIGLIO”
Per chi è andato in pensione nel corso del 2019 e negli anni successivi è previsto anche l’adeguamento dell’assegno pensionistico.
Come avvenuto con i precedenti rinnovi, si trascinerà in pensione l’intero aumento del tabellare riconosciuto a regime dal rinnovo contrattuale alle singole scadenze temporali e negli importi previsti per ciascun scaglionamento.
L’Amministrazione dovrà adeguare l’inquadramento economico di ogni singolo dipendente cessato dal servizio nella vigenza contrattuale e comunicare i dati all’INPS che provvederà alla riliquidazione della pensione sulla base dei dati ricevuti. Il tutto dovrebbe avvenire d’ufficio.
Per maggiori dettagli dalla Flc Cgil consigliano di contattare la sede locale del loro sindacato, così come comunicato dalla Flc Cgil il 18.11.2022