Si è svolto ieri mercoledì 16 novembre 2022 il quinto incontro tra le organizzazioni sindacali e l’Amministrazione scolastica avente per oggetto la revisione del CCNI sulla mobilità del personale docente e Ata, alla luce dell’Ordinanza del Tribunale di Roma che ha disposto la riapertura del negoziato (Ordinanza n. 69476/2022 dell’11 luglio 2022).
Secondo quanto si apprende le parti concordano sul fatto che, per i docenti immessi in ruolo fino all’anno scolastico 2021/2022 non esiste più alcun vincolo in quanto il precedente vincolo triennale è stato abrogato con la legge 20 maggio 2022, n. 51 di conversione del D.L. 21 marzo 2022, n. 21. Abbiamo parlato della questione in questo articolo.
Il nodo della discordia continua ad essere l’applicabilità già ai neoassunti 2022/2023 del nuovo vincolo triennale previsto dall’art. 13 comma 5 del D.lgs 59/2017, come formulato dal Decreto 36/2022 convertito nella Legge 79 del 29 giugno 2022.
- Secondo l’amministrazione il nuovo vincolo trova applicazione nei confronti di tutto il personale assunto a partire dall’anno scolastico 2022/2023, anche se le nuove procedure concorsuali previste dalla riforma non sono state ancora avviate.
- Secondo i sindacati invece il blocco deve essere applicato solo agli assunti dalle nuove procedure concorsuali che non si sono ancora svolte. Il decreto infatti non è prevede una norma transitoria che consideri retroattiva la validità delle stesse.
Come rileva la FLC CGIL, non ci sono stati sviluppi sostanziali ma il confronto è diventato più serrato, facendo emergere l’intenzione di arrivare ad una conciliazione tra le parti.
La FLC CGIL chiede inoltre un approfondimento politico per uscire dallo stallo, in modo da superare l’inflessibilità dell’interpretazione “letteraria” a favore di un riscontro più generale che deve coinvolgere anche i vertici del ministero.