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Pensioni 2023: tutti i punti della ‘mini riforma’ del Governo Meloni

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TFA sostegno VIII cicloSul fronte pensionistico, la ‘mini riforma’ del Governo Meloni sembra aver ormai preso forma: quali sono tutti i punti principali?

Sta finalmente prendendo forma la ‘mini riforma’ del Governo Meloni che riguarda il futuro delle pensioni. Dopo la riapertura del dialogo con i sindacati e le varie opzioni messe al vaglio durante gli ultimi confronti, sono di fatto emersi i punti fondamentali che molto probabilmente saranno inclusi all’interno della prossima Legge di Bilancio.

Pensioni 2023: la ‘mini riforma’ del Governo

Secondo quanto si legge sul quotidiano economico Il Sole 24 Ore, il Governo Meloni sembrerebbe ormai essere arrivato all’ultimo giro di boa sulle questioni relative alla prossima Riforma pensioni. Come abbiamo già detto, nel 2023 non si avrà una riforma strutturale del sistema previdenziale, ma un ‘mini riforma’ basata su alcuni punti essenziali.

Qualora non ci fossero ripensamenti, passerà quindi la pensione anticipata con 62 anni di età e 41 di contributi versati. Una sorta di rivisitazione di Quota 102 o, per meglio dire, una Quota 103 destinata a rimanere in vigore soltanto per un anno. La Lega, dal canto suo, considera questa misura un primo passo verso l’introduzione di Quota 41 che dovrebbe essere attivata entro la fine della legislatura.sviluppatore web - corso di web developer full stack - lavora subito - tirocinio formativo - cfu

Gli altri punti della riforma

Come previsto, la ‘mini riforma’ del Governo includerà anche il rinnovo per un altro anno dell’Ape sociale per alcune categorie di lavoratori come i disoccupati di lungo corso, i caregiver o gli invalidi civili, i quali potranno andare in pensione a 63 anni. Sarà inoltre riconfermata anche Opzione donna con 35 anni di contributi e 58 anni di età (59 le autonome), mentre i lavoratori precoci potranno continuare a usufruire di Quota 41 senza alcun vincolo anagrafico.

Per quanto riguarda infine la pensione di vecchiaia, i criteri di riferimento resteranno ancora 67 anni di età e almeno 20 di contributi. Per la pensione anticipata ordinaria si dovrà sempre centrare il requisito dei 42 anni e 10 mesi di contributi versati (41 anni e 10 mesi per le donne). È stata scartata, invece, l’ipotesi di un incentivo per chi rinvia il momento di andare in pensione.

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