Errori algoritmo supplenze 2022/25, il caso relativo ai ‘docenti saltati considerati rinunciatari’ è approdato al TAR Campania.
Conferimento supplenze da Graduatorie Provinciali per le Supplenze, la questione riguardante gli errori dell’algoritmo che ha determinato l’assegnazione di incarichi a tempo determinato a docenti con punteggi inferiori rispetto ai colleghi, approda al Tribunale Amministrativo Regionale della Campania.
Errori algoritmo supplenze, la questione relativa ai ‘docenti saltati considerati rinunciatari’ approda al TAR Campania
La questione riguardante i docenti ‘saltati’ dall’algoritmo ministeriale, in quanto considerati ‘rinunciatari’ durante la procedura di conferimento delle supplenze, approda al TAR Campania. Ne dà notizia lo Studio Legale Esposito Santonicola.
Un gruppo omogeneo di docenti della scuola primaria, inserito nella prima fascia delle GPS della provincia di Napoli, biennio 2022/24, ha impugnato al TAR Campania il secondo bollettino di nomime, predisposto dall’A.T.P. di Napoli, nella parte in cui – omettendo di inserire i loro nominativi tra i destinatari di una proposta a tempo determinato – risultano assegnati gli incarichi (al 30 giugno e al 31 agosto) “sulle stesse preferenze degli interessati” a colleghi, parimenti inseriti nella prima fascia delle GPS, ma con punteggio inferiore (addirittura laureandi, in taluni casi).
A nulla sono serviti i numerosi reclami inviati all’A.T.P. di Napoli dagli insegnanti partenopei che hanno chiesto la rettifica delle nomine disposte con il secondo bollettino: ragion per cui, affidando il mandato difensivo ai legali Aldo Esposito e Ciro Santonicola, i docenti hanno invocato il riconoscimento del diritto ai conferimenti delle nomine “sulla base del principio meritocratico derivante dal punteggio posseduto”.
L’algoritmo supplenze ha erroneamente considerato gli insegnanti come rinunciatari
In particolare, si è osservato come l’algoritmo predisposto dal Ministero dell’Istruzione – nel caso in cui i docenti interessati, nel turno di nomina precedente, non abbiano ricevuto l’incarico per mancanza di sedi disponibili tra quelle richieste nella domanda informatizzata – ha erroneamente considerato gli insegnanti come rinunciatari, escludendoli così anche dai successivi turni di nomina. Conseguentemente tali docenti, pur trovandosi in una migliore posizione in graduatoria rispetto agli altri aspiranti, sono stati arbitrariamente esclusi, per il presente anno scolastico, dall’attribuzione di tutti gli incarichi di supplenza, con gravissime conseguenze economiche e professionali.
Il Ministero dell’Istruzione dovrà fornire ‘dettagliati chiarimenti’
Il Collegio Giudicante del TAR, presieduto nell’occasione dal dottor Paolo Severini, dopo aver udito, in camera di consiglio, le tesi in rito e nel merito degli Avvocati Aldo Esposito e Ciro Santonicola, ha disposto gli incombenti istruttori a cura dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, nel senso che il ministero dovrà fornire, entro pochi giorni “dettagliati chiarimenti sugli specifici profili oggetto del contendere”, riservando ogni decisione alla prossima ravvicinata udienza.
In definitiva, dovrà essere persuasivamente giustificata una condotta ministeriale che – nel consentire lo scorrimento, ai fini dei conferimenti d’incarico, sulle disponibilità sopravvenute – abbia autorizzato, per il tramite dei preposti funzionari presso l’Ambito Territoriale Provinciale, il “salto” di quanti, per aver omesso di indicare una determinata tipologia di posto, risulterebbero “rinunciatari sulle nuove disponibilità”.