Tocca al nuovo Governo mediare la firma del rinnovo del contratto scuola, bloccata anche per l’importo degli aumenti di stipendio.
Rinnovo del contratto scuola: cosa aspettarsi dal Governo di Giorgia Meloni? Ieri nel suo discorso alla Camera, Giorgia Meloni ha un po’ frenato le speranze, rammentando agli italiani che abbiamo emergenze, e quindi priorità a cui dedicarsi immediatamente. Significa che la firma del contratto tarderà ad arrivare? Non è detto.
Meloni: ‘la crisi energetica è la priorità’
Dal discorso di Giorgia Meloni in Parlamento, emerge chiaramente che una parte dei provvedimenti legati alle promesse della campagna elettorale dovranno attendere: adesso l’urgenza è la crisi energetica. La situazione economica è grave sia a livello internazionale, che nazionale. Il primo passo del Governo, quindi, dovrebbe essere una misura contro il caro bollette. Allo stesso tempo, però, la leader di FdI ha pure detto che che la legge di bilancio sarà una legge con tendenza la risparmio. Insomma, soldi non ce ne sono molti e la crisi energetica ha la priorità. Cosa aspettarsi?
Rinnovo contrato scuola: due scenari possibili
A questo punto, se partiamo dal presupposto che soldi per stanziare ulteriori aumenti di stipendio a quanto pare non ce ne sono nell’immediato (come avevano chiesto i sindacati), si aprono due scenari:
- Se i sindacati si impuntano ancora sugli aumenti, la firma del contratto potrebbe tardare ancora ed essere rimandata anche al prossimo anno.
- Se i sindacati prendono atto che le risorse non ci sono, la trattativa potrebbe anche essere conclusa velocemente. In questo caso, gli importi dovrebbero restare quelli di cui si è già parlato nei mesi scorsi.
Marcello Pacifico (Anief) ha commentato in proposito: “il nuovo Governo comincia a parlare di scuola e di valorizzazione docenti, ma non sembra ancora avere le idee chiare sugli obiettivi da raggiungere: perché si parla genericamente di ringraziare i nostri insegnanti garantendo loro il salario? Il tempo delle pacche sulle spalle è terminato, ora è arrivato quello degli aumenti a tre, anzi a quattro zeri, delle assunzioni dei precari storici, degli organici da aumentare: incontriamoci e parliamone”.