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FLC CGIL. AFAM: i nuovi regolamenti garantiscano il carattere nazionale e pubblico del sistema

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ROMA. Il Consiglio dei Ministri nella seduta del 1° settembre ha approvato due schemi di regolamento relativi al reclutamento e al riordino degli ordinamenti didattici delle istituzioni AFAM (Alta formazione artistica e musicale). A comunicarlo è la Federazione lavoratori della conoscenza Cgil dalla quale si apprende che :

Percorsi abilitanti 30 CFU
Attivato il II ciclo dei corsi 30 CFU

Non è chiaro se il Governo intenda forzare la mano e chiedere a un Parlamento ormai sciolto, i pareri necessari per il varo definitivo, ma una cosa è certa: con la scusa del PNRR è ormai possibile far approvare di tutto, persino provvedimenti che con il PNRR non hanno nulla a che vedere. Si tratta di un campanello di allarme, di un rischio per la tenuta democratica del Paese che tutti dovranno tenere ben presente allorquando si insedieranno il nuovo parlamento e il nuovo governo: la possibilità di derive bonapartiste è infatti dietro l’angolo.
Non conosciamo i testi che sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri ma come FLC CGIL segnaliamo quelli che saranno per noi i principi di fondo nella discussione (se ci sarà) e delle nostre proposte (se ci saranno i tempi necessari).
I nuovi schemi di regolamento dovranno per noi garantire il carattere nazionale e pubblico del sistema AFAM e l’accessibilità per gli studenti provenienti da qualsiasi contesto economico e sociale, contro il fenomeno dell’incremento delle tasse che nel “privato accreditato” ha assunto dimensioni insostenibili. Continueremo inoltre, a lottare per la stabilizzazione di tutti coloro che acquisiscano o acquisiranno tre anni di servizio e per la difesa del valore legale del titolo di studio. E ci batteremo infine, per il ripristino del diritto alla mobilità, a difesa dei lavoratori più in difficoltà e contro una pesante invasione di campo su materie contrattuali.
La FLC CGIL metterà in campo sia iniziative di proposta, che iniziative di mobilitazione, contro i tentativi di disgregazione del sistema dell’alta formazione artistica e musicale, così come comunicato dalla FLC CGIL (fonte notizia) il 02.09.2022 

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