Pensioni scuola dal 1° settembre 2023, il Ministero dell’Istruzione sta per pubblicare la Nota e il relativo Decreto.
Pensioni personale docente e Ata, nei giorni scorsi si è svolto, in videoconferenza l’incontro di informazione alle Organizzazioni Sindacali sul Decreto e sulla Circolare Ministeriale, di prossima pubblicazione, relativi alle cessazioni del personale scolastico dal 1° settembre 2023. Ne dà notizia, attraverso una nota informativa, il sindacato Flc-Cgil
Pensioni scuola dal 1° settembre 2023, in arrivo la Nota del Ministero dell’Istruzione e il Decreto
La bozza illustrata – scrive il sindacato Flc-Cgil – ripropone sostanzialmente gli stessi contenuti degli scorsi anni, con tempistiche ancora più stringenti fissando il termine di presentazione delle domande al 21 ottobre 2022, ad eccezione dei dirigenti scolastici per i quali la scadenza sarà, come di consueto, il 28 febbraio.
Secondo il sindacato guidato da Francesco Sinopoli, la necessità del Ministero dell’Istruzione di dover anticipare i termini (per le possibili ricadute che un eventuale rinvio avrebbe sull’avvio del prossimo anno scolastico) non giustifica il fatto che le persone siano costrette a presentare la domanda, senza possibilità di revoca, addirittura quasi un anno prima. Viene sottolineato, infatti, che, in un arco di tempo così ampio, le condizioni personali, familiari, economiche e di salute, che incidono sulle scelte delle lavoratrici e dei lavoratori, possono completamente cambiare.
È stato chiesto, quindi, di fissare la data ultima per le domande al 15 novembre e di garantire l’apertura delle procedure per almeno cinque settimane, facendo presenti le difficoltà in cui si trova il personale amministrativo delle scuole ancora gravato in questo periodo dalle complesse e farraginose, operazioni di avvio di anno scolastico.
Tra le varie osservazioni mosse da Flc-Cgil, quella riguardante il fatto che, nella bozza della Circolare del Ministero, non risultano del tutto chiare le procedure per chi compie 67 anni entro il 31 agosto e, rispetto allo scorso anno, sarebbe opportuno introdurre l’indicazione dei requisiti per chi si trova nel cosiddetto “sistema contributivo puro” e i riferimenti agli istituti del cumulo e della totalizzazione.
Flc-Cgil ritiene che, anche qualora una lavoratrice o un lavoratore decida di dimettersi senza diritto a pensione, debba essere riconosciuta tale possibilità facendone richiesta nel rispetto dei termini di preavviso previsti dal CCNL.
È stato chiesto, infine, di dare indicazioni chiare rispetto alla possibilità, confermata dall’Inps in sede di riunione, di accedere alla pensione con il requisito più favorevole, pur avendo erroneamente indicato altra opzione in fase di presentazione della domanda. L’amministrazione – conclude la Nota del sindacato di Francesco Sinopoli – si è detta disponibile a considerare le osservazioni mosse e a valutarne la fattibilità.