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ITS, il Ministro Bianchi firma il decreto di riparto, 48,3 mln per il 2022/2023. Bianchi: “I nuovi ITS iniziano il loro cammino. Lavoriamo per i decreti attuativi”

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Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha firmato il decreto di riparto delle risorse agli Istituti Tecnologici Superiori (ITS) per l’anno formativo 2022/2023, pari in totale a 48.355.436,00 euro. I finanziamenti provengono dal Fondo per l’istruzione tecnologica superiore e verranno assegnati alle Regioni, che li ripartiranno tra i singoli Istituti. Una quota del 5% sarà destinata alla realizzazione delle misure nazionali di sistema, tra le quali il monitoraggio e la valutazione. Il Fondo è stato istituito dalla riforma degli ITS Academy approvata definitivamente lo scorso luglio ed erogherà lo stesso importo ogni anno.

 

“Abbiamo lavorato con grande determinazione per approvare la riforma degli ITS e realizzare uno dei punti più importanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – dichiara il Ministro Bianchi -. Ora i nuovi Istituti Tecnologici Superiori iniziano il loro cammino, con risorse che ne potenzieranno la rete nazionale. Continuiamo a lavorare portando avanti i decreti attuativi della riforma, nell’interesse delle studentesse e degli studenti e dello sviluppo del Paese”.

Gli ITS utilizzeranno le risorse per potenziare la propria offerta di competenze tecnologiche e tecnico-professionali, per consolidare il proprio contributo di sistema allo sviluppo economico e produttivo e per offrire alle studentesse e agli studenti una preparazione in linea con le richieste del mondo del lavoro e utile in particolare nei campi della transizione ecologica e digitale. Verrà data ampia visibilità, su tutto il territorio nazionale, all’altissimo indice di occupabilità dei diplomati ITS, attraverso attività di orientamento e un maggiore coinvolgimento delle imprese e dei territori.diploma

Azioni in linea con gli obiettivi della riforma degli ITS, uno dei punti qualificanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Un provvedimento che ha reso la formazione terziaria professionalizzante più attrattiva per i giovani, ne ha ampliato l’offerta didattica, introducendo una nuova governance, campagne di orientamento per studentesse e studenti e un sistema di finanziamento organico.

 

 

Possono iscriversi agli ITS giovani e adulti in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale, unitamente a un certificato di specializzazione dei corsi di istruzione e formazione tecnica superiore di almeno 800 ore. I risultati occupazionali del sistema ITS continuano a dimostrare grande efficacia. Secondo i dati del monitoraggio nazionale 2022 dell’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE), su 5.280 diplomati nel 2020, l’80% (4.218) ha trovato un’occupazione nel corso dell’anno 2021, nonostante le restrizioni e le difficoltà causate dalla pandemia. Dei 4.218 diplomati ITS che hanno trovato lavoro a un anno dal diploma, 3.836 (il 90,9% degli occupati) risultano essere in un’area coerente con il proprio percorso di studi. Sono l’area della Mobilità sostenibile e il Sistema meccanica a registrare le performance migliori (85,7% e 84,7%).

I principali dati sugli ITS

Il comunicato stampa sulla riforma ITS

Scienze della Mediazione Linguistica

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