CAGLIARI. “La Regione Sardegna conferma, e anzi incrementa, il proprio impegno economico per sostenere gli studenti meritevoli nel loro percorso di studi. Continuiamo a investire sulla formazione dei giovani, e aumentiamo gli stanziamenti destinati agli aventi diritto”. Così il Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, dopo l’approvazione in Giunta dei criteri per i bandi delle Borse di studio universitarie con le azioni di sostegno a favore degli studenti capaci e meritevoli, privi di sufficienti mezzi economici, inclusi gli studenti con disabilità. “La Giunta – prosegue il Presidente Solinas – conferma il suo impegno per garantire agli studenti universitari la borsa di studio, stanziando 13 milioni e 650 mila euro di risorse regionali e nazionali per i bandi che saranno pubblicati dagli ERSU per l’anno accademico 2022/2023 oltre alle altre fonti di finanziamento per le borse. LE nomine dei vertici dell’Ersu consente una piena operatività. L’erogazione delle borse di studio – precisa il Presidente – non è e non è mai stata a rischio, e conseguentemente sono privi di fondamento i timori emersi da varie manifestazioni studentesche. I bandi saranno pubblicati a breve. Tra gli indicatori che hanno favorito la lusinghiera ascesa degli Atenei Sardi nella classifica stilata dal Centro studi Censis – dice ancora il Presidente Solinas – ci sono proprio le borse di studio e i servizi legati al diritto allo studio degli studenti sardi.
L’erogazione delle borse di studio e di altri strumenti e servizi a garanzia del pieno successo formativo garantiranno gli studenti esenti capaci e meritevoli o privi di mezzi, inclusi gli studenti con disabilità sulla base della percentuale degli studenti iscritti, nell’anno accademico 2022/2023, a corsi di primo, secondo e terzo livello nelle Università degli Studi di Cagliari e di Sassari e le istituzioni AFAM di Cagliari e di Sassari.
“Il Ministero dell’Università e della Ricerca inoltre – sottolinea l’assessore alla Pubblica Istruzione Andrea Biancareddu – ha comunicato che, a seguito della riprogrammazione del PON “Ricerca e Innovazione” è stato inserito un nuovo Obiettivo tematico 13, finalizzato a promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia, finanziato attraverso risorse aggiuntive”.
“Anche quest’anno assicuriamo – prosegue Andrea Biancareddu – un sostegno a studenti capaci e meritevoli, ancorché privi di mezzi, che presentino i giusti requisiti, iscritti nelle Università, le Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, la Pontificia Facoltà Teologica, gli Istituti Superiori di Scienze Religiose ed altri enti abilitati a rilasciare titoli universitari, aventi sede legale nella Regione Sardegna.”
Tenuto conto della variazione su base annua dell’indice generale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, rilevato ufficialmente dall’ISTAT ad ottobre 2021, pari al + 3% il Ministero dell’Università e della Ricerca, con la Circolare n. 13676 del 11.5.2022, ha provveduto ad aggiornare per l’anno accademico 2022/2023 i limiti massimi degli indicatori dell’ ISEE (24.335 euro). Pertanto la Giunta Regionale ha ritenuto opportuno aggiornare, per l’anno accademico 2022 /2023, i limiti massimi degli indicatori ISEE/ISPE.
Così come comunicato dalla Regione Sardegna il 15 luglio, “Gli importi delle borse di studio per l’anno accademico 2022/2023, secondo la tipologia degli studenti, sono stati dunque aggiornati secondo quanto previsto e pertanto sono così definiti in 6.157 euro per lo studente fuori sede, 3.598 euro per lo studente pendolare, 2.481 per lo studente in sede”.
“ Come si vede – puntualizza Biancareddu – gli importi delle borse di studio sono stati incrementati”. La borsa di studio spettante, al netto delle eventuali riduzioni per il servizio di ristorazione e di alloggio, è erogata in due rate. La prima rata nella misura pari al 50% del totale entro 60 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie definitive e comunque non oltre il 31 dicembre. La seconda rata nella misura pari al restante 50% del totale entro il 30 giugno per gli studenti iscritti ad anni successivi al primo e al raggiungimento dei livelli minimo di merito previsti purché conseguiti entro 10 agosto per gli studenti iscritti al primo anno di un corso di un corso di laurea o diplomi di primo livello, di un corso di laurea magistrale a ciclo unico, di un corso di laurea magistrale o di diploma di secondo livello“