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Ancora tempo di scelte per i Diplomati Magistrali: ruolo con riserva o precariato?

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diplomaNessuno parla più dei Diplomati Magistrali che ancora sono in graduatoria sognando il ruolo. Meglio attenderlo o accontentarsi della riserva?

Quando iniziano le immissioni in ruolo per i diplomati magistrali cominciano i dilemmi. Alcuni si ritrovano ancora nelle Gae con riserva T, in attesa della sentenza di merito che li depenni dalle graduatorie in questione o che li confermi a pieno titolo. L’orientamento ormai, come noto, è quello del depennamento, e accettare un ruolo con riserva sarebbe sicuramente rischioso, dal momento che durante l’anno scolastico potrebbe giungere la sentenza definitiva, col conseguente licenziamento e la trasformazione del contratto da tempo indeterminato a tempo determinato, senza riuscire nemmeno a superare l’anno di prova.

Optare quindi per l’accettazione o la rinuncia al ruolo è sicuramente una scelta difficile. Quali alternative quindi restano a questi precari storici della scuola?

Concorsi o precariato

Le uniche alternative restano sempre le stesse: scegliere la strada del concorso o restare precari nelle Gps. Eventualmente con l’abilitazione su sostegno si può aspirare ad essere assunti dalle Gps I fascia sostegno. Per il resto permane la strada del precariato o la partecipazione all’ennesimo concorso per l’inserimento in una delle tante graduatorie di merito.

Molti diplomati magistrali sono andati in pensione precari o sono in procinto di andarci, senza aver visto il ruolo, o vedendoselo passare davanti per poco tempo.

Questa è la situazione che attanaglia questa categoria di insegnanti.

Doppio canale di reclutamento, l’unica soluzione per i Diplomati Magistrali

Negli anni non sono mancate manifestazioni, scioperi della fame, lettere inviate ai vari esponenti politici alla ricerca di un supporto. Nulla però è servito. E all’interno della stessa ‘categoria’ si sono create spaccature tra chi ormai si è rassegnato allo status di precario e chi ha smesso di inseguire il sogno del doppio canale di reclutamento, uniformandosi all’idea del concorso.

Il nuovo Governo che si insedierà a settembre prenderà a cuore la storia dei diplomati magistrali sanando finalmente la piaga del precariato? Verrà finalmente ripristinato il doppio canale?

Quel che è certo è che questa potrebbe essere l’occasione per il mondo politico di dimostrare di voler cominciare a risolvere i problemi che imperversano da anni la scuola.

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