ROMA. Due medaglie d’argento e una menzione per la squadra italiana che quest’anno ha partecipato a Yerevan, in Armenia, alle Olimpiadi internazionali di Biologia (IBO). Dopo due anni a distanza, la gara è tornata in presenza. A comunicarlo oggi, mercoledì 20 luglio, è il Ministero dell’Istruzione.
La squadra italiana era composta da: Pietro Canidio dall’I.I.S. “Galileo Galilei” di Crema (CR), Leonardo Morotti dall’IIS “Francesco Alberghetti” di Imola (BO), Giovanni Sanna dal Liceo Statale “Giuseppe Mazzini” di Napoli e Francesco Petrone dal Liceo Statale “Donato Bramante” di Magenta (MI).
La delegazione comprendeva, inoltre, tre rappresentanti italiani nella Giuria Internazionale IBO: Isabella Marini, Giorgio Bianchini e Pasquale Miglionico, con il compito di discutere, revisionare e tradurre le prove oltre che partecipare e votare all’Assemblea Generale delle IBO, che decide sul futuro della competizione.
Per questa edizione, la gara comprendeva quattro prove pratiche (Zoologia e Biosistematica, Anatomia e Fisiologia Vegetale, Bioinformatica e Biochimica) e due prove teoriche. Alle ragazze e ai ragazzi è stato chiesto, per esempio, di classificare alcune specie di pesci, di studiare l’adattabilità delle piante ai cambiamenti climatici, di ricostruire un pathway metabolico e di studiare l’attività di un enzima in presenza di due inibitori.
I quattro studenti della squadra italiana si sono confrontati con studentesse e studenti provenienti da 63 Paesi.
Pietro Canidio e Leonardo Morotti hanno ottenuto la medaglia d’argento mentre Francesco Petrone ha ricevuto una menzione d’onore.
La squadra italiana è stata accolta dall’Ambasciatore d’Italia in Armenia, Alfonso Di Riso, che si è complimentato con ragazze e ragazzi e con i giurati per i risultati ottenuti.