Organico Covid, il Comitato ‘Uniti per la riconferma – Organico aggiuntivo (ex Covid) comparto scuola ha provveduto ad inviare una lettera indirizzata alle istituzioni, lettera finalizzata alla riconferma dell’organico aggiuntivo docente e ATA per l’anno scolastico 2022/23. Ricordiamo che il cosiddetto ‘Organico Covid’ ha prestato servizio negli ultimi due anni scolastici, proprio per fronteggiare l’emergenza sanitaria in atto nel nostro Paese.
Per la verità, la riconferma sino alla fine delle lezioni ha vissuto un iter piuttosto travagliato: è stato in forse sino all’ultimo momento, a motivo della mancanza di coperture finanziarie.
Personale organico docente e ATA ‘Covid’, lettera alle istituzioni: ‘Vogliamo la riconferma’
Giova ricordare che il cosidetto ‘Organico Covid‘ è rappresentato da circa 55mila persone che, ora, rischiano di ritrovarsi senza lavoro dopo due anni di attività, se il governo e i ministeri dovessero confermare il mancato finanziamento per il prossimo anno scolastico 2022/23.
Il Comitato ‘Uniti per la riconferma – Organico aggiuntivo (ex Covid) comparto scuola ha inviato a tutti gli USR regionali e USP provinciali del territorio nazionale una decisa richiesta di collaborazione affinché si discuta ai vertici del governo con il supporto dei sindacati del settore e i Dirigenti Scolastici nonché i DSGA dello stanziamento di un organico aggiuntivo (ex Covid) che sia la riconferma dei precedenti posti previsti per gli anni 2020-2021 e 2021-2022
Una richiesta che deriva dalla forte convinzione che la scuola abbia assolutamente bisogno di posti aggiuntivi, in quanto in questi due anni di pandemia, la ripresa graduale della didattica in presenza è stata garantita dall’apporto essenziale del personale aggiuntivo. In particolare, in molte scuole, vi erano effettive difficoltà organizzative e una reale carenza di personale, pertanto il supporto dell’organico aggiuntivo è stato vitale per il corretto svolgimento delle attività didattiche.
Ai supplenti organico Covid è stato riconosciuto, sia dai DSGA e dai DS, che dai colleghi di ruolo il merito di aver svolto un eccellente lavoro a supporto delle scuole.
I contratti ‘Covid’ hanno coperto l’intero anno scolastico (alla stregua dei supplenti annuali) ma di fatto il governo sembrerebbe essersi irrigidito su una granitica posizione: non attivare questo organico aggiuntivo per il prossimo anno scolastico.
Alla luce dell’andamento epidemiologico, il Comitato ‘Uniti per la riconferma – Organico aggiuntivo (ex Covid) comparto scuola ritiene che sia strettamente necessaria la presenza dell’organico aggiuntivo già previsto per gli scorsi anni. Siamo ancora in piena emergenza sanitaria e ad oggi i casi di Covid sono in netto aumento.
Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha dichiarato: ‘Ci vuole tempo, una pandemia così totale, non conclusa e così permeante ha lasciato tracce ma il sistema esprime una volontà di reazione. L’obiettivo di ritornare in presenza e sicurezza va perseguito come abbiamo fatto quest’anno’.
I 55mila lavoratori dell’organico aggiuntivo considerano le dichiarazioni del ministro delle belle parole a cui, però, devono seguire i fatti.
‘Chiediamo a gran voce – si legge nella lettera – un provvedimento immediato per lo stanziamento per il prossimo anno scolastico dei posti aggiuntivi. Nell’ambito sanitario, tutto il personale assunto durante la pandemia sta riscontrando una proroga/conferma dei contratti. Perché questo non accade anche nel mondo della scuola? Sanità e istruzione vanno di pari passo. Molti di noi hanno contratto il Covid proprio a scuola e quindi non possiamo avere questa disparità di trattamento.
Ci riserveremo di avviare tutte le procedure necessarie affinché l’organico Covid diventi quell’organico aggiuntivo di cui la scuola italiana ha ancora estremamente bisogno, di fatto. Il governo deve ascoltarci, siamo in 50.000′.