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PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Universitari e studenti iscritti a corsi post diploma: sui mezzi pubblici locali a prezzi scontati. Lo ha deciso la Giunta su proposta dell’assessore Gottardi. Per gli iscritti all’Ateneo trentino concorso alla spesa da UniTn; 100 euro per studenti che frequentano altrove

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TRENTO. Dalla Provincia Autonoma di Trento è stato comunicato l’1 luglio che si amplia la platea degli studenti che, dopo le scuole dell’obbligo, possono usufruire di abbonamenti di libera circolazione in Trentino sui mezzi pubblici a prezzi scontati. Lo ha deciso la Giunta provinciale, su proposta dell’assessore ai trasporti Mattia Gottardi, che evidenzia come la volontà dell’esecutivo sia di “incentivare l’uso di autobus e treni per sostarsi sul territorio, in un’ottica di tutela ambientale e di sostegno ad una fascia di popolazione che, più di altre, sta vivendo una fase di incertezza”. L’esecutivo è dunque intervenuto per rendere più omogenee le tariffe di abbonamento per gli studenti universitari che si muovono sul territorio provinciale.
La novità riguarda gli studenti che frequentano università diverse dall’Ateneo trentino, oltre ai coetanei che frequentano corsi post-diploma, alta formazione professionale, borsisti-dottorandi e stagisti; corsi di livello universitario del Conservatorio di musica e dell’Istituto per interpreti e traduttori. Per loro, in precedenza, gli abbonamenti di libera circolazione venivano calcolate secondo il parametro Icef. Adesso, sarà garantita a tutti – indistintamente – la tariffa minima di 100 euro l’anno.
Per quanto riguarda invece l’Università degli studi di Trento, per i prossimi due anni accademici viene confermata invece la convenzione per la libera circolazione degli studenti che, per ottenere l’abbonamento annuale, verseranno direttamente all’Ateneo un importo pari a 50 euro.
L’iniziativa viene messa in campo a fronte di un corrispettivo complessivo di 1,8 milioni di euro l’anno, che l’Università verserà in rate trimestrali a Trentino Trasporti.
La delibera prevede infine un incremento delle tariffe dei biglietti venduti a bordo, pari a 50 centesimi, al fine di incentivare l’utilizzo di strumenti digitali (carte a scalare e mobile ticketing) e di disincentivare la vendita a bordo dei ticket di corsa semplice, che comporta un significativo aumento dei tempi di percorrenza delle corse, dovute all’impiego dell’autista nelle operazioni di biglietteria.

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