ROMA. “Una società più equa e più giusta è possibile soltanto se riusciamo ad estendere il diritto all’educazione, promuovendo il superamento delle barriere di genere, sociali ed economiche. Non bastano quindi semplici cambiamenti ma è necessaria una reale trasformazione dei sistemi educativi che permetta a tutte le bambine e tutti i bambini l’accesso al diritto all’istruzione”. Lo ha detto il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, intervenendo al “Transforming Education Pre-Summit” nella sede dell’Unesco a Parigi.
“La trasformazione dell’educazione è la leva fondamentale di uno sviluppo sostenibile e di una società più aperta. In un momento di forte tensione internazionale come quello che stiamo vivendo è fondamentale ritrovarsi come abbiamo potuto fare qui all’Unesco per rafforzare il dialogo e la cooperazione”, ha sottolineato Bianchi.
Il vertice, cui hanno partecipato più di 150 Ministri, associazioni, studentesse e studenti, è stato organizzato nell’ambito del processo di preparazione dell’appuntamento convocato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, per l’apertura dell’Assemblea Onu di settembre, con l’obiettivo di mobilitare l’impegno politico e sociale a favore di una nuova visione dell’educazione e dell’istruzione nel mondo.
Nel corso del Pre-Summit, il Ministro ha illustrato il lavoro che il nostro Paese ha svolto finora nel suo ruolo di co-leader del primo dei 5 action track tematici individuati in vista del vertice autunnale, “Inclusive, equitable, safe and healthy schools”.
“Parlare di inclusione significa parlare di democrazia. L’impegno necessario per garantire una piena inclusione di ragazze e ragazzi non riguarda dunque solo la scuola ma l’intera società, che si fa comunità intorno alle studentesse e agli studenti”, ha aggiunto Bianchi.
Il Pre-Summit è stato anche l’occasione per fare il punto sulle rispettive consultazioni nazionali che i Paesi hanno svolto nei mesi scorsi. Il documento italiano, “La scuola di domani”, è stato elaborato dalle Consulte studentesche ed è frutto di un processo di confronto anche con il Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori della Scuola (FONAGS), l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica, l’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’intercultura e il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI). “La scuola di domani” raccoglie le proposte per una scuola che studentesse e studenti vogliono inclusiva, pienamente accessibile, aperta alla società, partecipata e attenta al benessere di chi la vive.
Durante il vertice all’Unesco, il Ministro Bianchi ha avuto l’occasione di confrontarsi a livello bilaterale con gli omologhi di diversi Paesi, tra i quali il Ministro dell’Istruzione e della Scienza ucraino Serhiy Schkarlet.
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