Differenze che intercorrono tra assegnazioni provvisorie e utilizzazioni: quali sono le conseguenze sul punteggio di continuità?
Dopo l’accordo lampo raggiunto con i sindacati sul prolungare per un altro anno la validità del CCNI 2019/22, il Ministero dell’Istruzione, il 17 giugno, ha pubblicato la nota N. 23439 con la quale fornisce indicazioni in merito alle assegnazioni provvisorie e alle utilizzazioni per l’anno scolastico 2022/23. I docenti interessati avranno due settimane di tempo per poter presentare domanda di mobilità annuale, a partire da lunedì 20 giugno fino al lunedì 4 luglio: di seguito alcuni chiarimenti sui movimenti.
Differenze tra assegnazioni provvisorie e utilizzazioni
Ricordiamo subito che le assegnazioni provvisorie e utilizzazioni riguardano esclusivamente il personale di ruolo e sono entrambi dei movimenti con validità solamente annuale che permettono al docente richiedente di svolgere un anno di servizio in un istituto diverso da quello di titolarità. L’interessato, in presenza dei requisiti previsti, potrebbe presentare richiesta per entrambe le procedure, allargando quindi la possibilità di ottenere quanto espresso.
Tra le due operazioni intercorrono, però, alcune differenze: in primo luogo, l’utilizzazione interessa nella maggior parte dei casi il personale docente che si ritrova in esubero o risulta soprannumerario in una scuola. Anche l’ufficio scolastico competente può disporre tale movimento: in questo caso, quindi, l’utilizzazione può anche non essere volontaria, ma d’ufficio. Se durante la fase di mobilità il docente soprannumerario o in esubero non è riuscito ad ottenere una nuova sede di titolarità, infatti, dovrà per forza di cose svolgere servizio in una scuola a partire dall’anno scolastico successivo: se tra le preferenze espresse non vi sono disponibilità, l’UST disporrà il docente in un istituto in cui vi è un posto disponibile, anche se non indicato dal docente.
Al contrario, l’assegnazione provvisoria è esclusivamente un movimento a richiesta su cui si è accontentati solo se in presenza di cattedra o posto disponibile tra le preferenze espresse: pertanto non esiste un’assegnazione provvisoria d’ufficio.
Punteggio di continuità
In linea generale, tra assegnazioni provvisorie e utilizzazioni vi è un’altra importanza differenza che riguarda il punteggio di continuità: l’assegnazione interrompe la continuità, determinando la perdita di tutto il relativo punteggio maturato precedentemente nella scuola di titolarità. L’utilizzazione, invece, non interrompe nessun punteggio, che continua pertanto a maturare come se si perpetuasse il servizio svolto sullo stesso posto della scuola in cui si è titolari.