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MINISTERO UNIVERSITA’ E RICERCA. Enti di ricerca: ripartiti 30 milioni, anche per il personale. Le risorse previste dalla legge di bilancio 2022

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ROMA. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha comunicato che è stato pubblicato il decreto n. 250 del ministro dell’università e della ricerca, Maria Cristina Messa, che ha ripartito le risorse aggiuntive del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca previste dalla legge di bilancio 2022 per l’espletamento delle procedure di stabilizzazione del personale.
Si tratta di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024.
In particolare, 2,5 milioni coprono i costi per stabilizzare il personale degli enti pubblici di ricerca vigilati dal Ministero dell’università e della ricerca che ha i requisiti previsti dall’articolo 20, commi 1 e 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75:

  • risulti in servizio successivamente alla data di entrata in vigore della legge con contratti a tempo determinato presso l’amministrazione che procede all’assunzione o, in caso di amministrazioni comunali che esercitino funzioni in forma associata, anche presso le amministrazioni con servizi associati;
  • sia stato reclutato a tempo determinato, in relazione alle stesse attività svolte, con procedure concorsuali anche espletate presso amministrazioni pubbliche diverse da quella che procede all’assunzione;
  • abbia maturato, al 31 dicembre 2022, alle dipendenze dell’amministrazione che procede all’assunzione, almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni

I restanti 27,5 milioni di euro sono, invece, assegnati in proporzione alla quota ordinaria attribuita nella ripartizione del Fondo ordinario per gli enti e le Istituzioni di ricerca.
Come indicato nella legge di bilancio 2022, che peraltro ha previsto apposite risorse vincolate per il Consiglio Nazionale delle Ricerche, nella ripartizione di questi 30 milioni di euro è escluso il CNR.
Nel dettaglio, di seguito la suddivisione dei 2,5 milioni di euro:

Percorsi abilitanti 30 CFU
Attivato il II ciclo dei corsi 30 CFU
  • Istituto Nazionale di Astrofisica: 855.263 euro per la stabilizzazione 13 persone;
  • Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale: 460.526 euro per la stabilizzazione di 7 persone;
  • Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica: 263.158 euro per la stabilizzazione di 4 persone;
  • Agenzia Spaziale Italiana: 197.368 euro per la stabilizzazione di 3 persone;
  • Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste: 197.368 euro per la stabilizzazione di 3 persone;
  • Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educative: 197.368 euro per la stabilizzazione di 3 persone;
  • Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione: 197.368 euro per la stabilizzazione di 3 persone;
  • Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: 131.579 euro per la stabilizzazione di 2 persone.

Nel dettaglio, di seguito la suddivisione dei 27,5 milioni di euro:

  • Istituto Nazionale di Fisica Nucleare: 12.168.364 euro;
  • Istituto Nazionale di Astrofisica: 4.584.161 euro;
  • Agenzia Spaziale Italiana: 3.729.875 euro;
  • Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: 3.131.392 euro;
  • Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica: 965.509 euro;
  • Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale: 724.717 euro;
  • Stazione Zoologica “Anton Dohrn”: 652.329 euro;
  • Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste: 418.211 euro;
  • Istituto Nazionale di Alta Matematica: 114.419 euro;
  • Museo storico della fisica e Centro di studi e ricerche “Enrico Fermi”: 109.848 euro;
  • Istituto Italiano di Studi Germanici: 65.062 euro;
  • Istituto Nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educative: 582.269 euro;
  • Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione: 253.844 euro.
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