Il bonus da 200 euro spetta pure a docenti e personale ATA: che dire dei precari? Lo riceveranno anche loro a luglio?
Il bonus da 200 euro previsto dal Decreto Aiuti spetta a circa metà della popolazione italiana. Spetta anche a docenti e ATA. Si tratta di una tantum, che nella maggior parte dei casi verrà corrisposta nel mese di luglio. I dipendenti, quindi anche quelli della scuola, la riceveranno in automatico in busta paga. Ma spetta anche ai precari? Come sapere se ne abbiamo diritto?
Bonus 200 euro: chi ne ha diritto
Il bonus da 200 euro è destinato a lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati, disoccupati che percepiscono la Naspi, stagionali, colf e percettori del reddito di cittadinanza.
I dipendenti e i pensionati lo troveranno nel cedolino del mese di luglio, senza bisogno di presentare la richiesta. Ne hanno diritto coloro che percepiscono un reddito inferiore ai 35mila euro lordi annui.
Chi non soddisfa il requisito annuale di reddito e lo percepisce in automatico, potrebbe doverlo restituire.
Il bonus una tantum spetta anche ai precari?
Le condizioni attuali (salvo modifiche durante la conversione in legge del decreto) per ricevere il bonus da 200 euro è che il lavoratore dipendente abbia una retribuzione nel mese di luglio. Per i disoccupati percettori di Naspi, la condizione per riceverlo dall’Inps è che percepiscano la disoccupazione nel mese di giugno.
Ciò significa che solo i precari con incarico annuale (fino al 31 agosto) potranno beneficiare del bonus. Tutti i docenti e Ata con incarico al 30 giugno 2022, sono esclusi, così come i precari saltuari (a meno che non percepiscano la Naspi a giugno). Non è escluso che si ponga rimedio a questa criticità.