Metodo didattico CLIL (Content and Language Integrated Learning): cos’è e a cosa serve? Quali sono i vantaggi?
Metodo didattico CLIL (Content and Language Integrated Learning): che cos’è e a cosa serve? Scopriamo in breve quali sono i principali vantaggi dal punto di vista dell’apprendimento degli alunni e i principi su cui si basa.
Metodo didattico CLIL: che cos’è
Il termine CLIL è l’acronimo di Content and Language Integrated Learning e si riferisce ad un metodo didattico che prevede l’insegnamento di informazioni in lingua straniera per favorire l’acquisizione di contenuti disciplinari e l’apprendimento della lingua straniera stessa
Possiamo, quindi, dire che in questo contesto si cerca di promuovere una forma di apprendimento naturale non soltanto della lingua, ma anche delle idee, dei comportamenti, degli stili di vita e della cultura ad essa sottintesa. Ciò che accade di fatto a chi, per svariati motivi, si trasferisce in un luogo diverso da quello di origine.
Tale metodologia si basa, inoltre, sul principio delle 4 ‘C’:
- Content (contenuto);
- Cognition (apprendimento);
- Communication (comunicazione);
- Culture (cultura).
Una modalità, quindi, di apprendimento consapevole che conduce verso la maturazione delle conoscenze, delle abilità, della comprensione dei contenuti e dei processi cognitivi. Viene utilizzato, ad esempio, per gli studenti del liceo linguistico.
I vantaggi sull’apprendimento
Ma quali sono nel concreto i vantaggi della metodologia CLIL sull’apprendimento?
In generale, possiamo riconoscere almeno due meriti evidenti:
- il superamento dei limiti della lezione tradizionale;
- la stimolazione degli studenti attraverso strategie di apprendimento che consentono loro di acquisire significati articolati e condivisi.
Tuttavia, bisogna anche ammettere che ad oggi si tratta ancora di un metodo di difficile realizzazione, innanzitutto per la scarsa presenza di personale qualificato e per la semplificazione eccessiva dell’aspetto contenutistico della disciplina.
da scuolainforma