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USR SICILIA. Firma del protocollo di intesa promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale per interventi integrati a vantaggio delle studentesse e degli studenti in ritiro sociale volontario (sindrome Hikikomori)

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PALERMO. Oggi, lunedì 28 marzo, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia ha comunicato che è stato firmato lo scorso 10 marzo, alle 11, nell’ufficio del Direttore Generale, Stefano Suraniti, il protocollo di intesa che sigla gli intenti di condivisione e le azioni integrate di intervento sui territori per conoscere meglio il fenomeno del ritiro sociale volontario e l’allontanamento, anche, dalle lezioni e dalla vita di relazione con i coetanei. Una sindrome ancora poco conosciuta e affrontata in maniera poco sinergica dalle istituzioni.
Finalmente un accordo, fortemente promosso dal Direttore dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, apre percorsi operativi di una presa in carico effettivamente condivisa. Hanno infatti aderito all’intesa le associazioni delle famiglie, l’Ordine degli Psicologi della Regione Sicilia, la Società italiana di Psicologia pediatrica.
“Un numero significativo di studentesse e studenti vive la necessità di isolamento e di nascondersi – ha dichiarato il Direttore Generale, Stefano Suraniti – tale situazione di disagio li allontana dai coetanei e dagli adulti e ciò non consente alcuna possibilità di crescita, di condivisione, di confronto con il reale e di raccogliere le sfide della vita. Per rispondere a questa nuova emergenza sociale ed educativa, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia punta a costruire alleanze efficaci con le famiglie, gli ordini professionali impegnati nella cura degli adolescenti e nella ricerca pedagogica e sociale, le associazioni dei genitori, per realizzare rifugi e spazi di ascolto”.
E Maurizio Nobile, Coordinatore FORAGS Sicilia, ha aggiunto: “Il Forags Sicilia, con le sue associazioni, firmando il protocollo, giornata storica per le famiglie e la nostra società, conferma l’ottimo rapporto instaurato dalla sua costituzione con l’Ufficio Scolastico Regionale, rafforzando il Patto di Corresponsabilità Educativa. Finalmente scuole, famiglie, istituzioni e associazioni, saranno assieme e saranno orientate sugli strumenti per aiutare i ragazzi colpiti da un nuovissimo disagio sociale. Un esempio di “Patti educativi di comunità”. Dobbiamo creare e rafforzare sinergie istituzionali e competenze professionali. che veda un territorio, una comunità protagonisti della propria rinascita., sottoscrivendo specifici accordi per creare l’alleanza educativa, civile e sociale.”
Per la sottoscrizione dell’accordo, avvenuta in presenza in via Fattori, era presente anche Elena Carolei, Hikikomori Italia Genitori ONLUS che ha tenuto a sottolineare l’importanza di questa intesa: “L’associazione Hikikomori Italia Genitori Onlus, congiuntamente alla associazione Hikikomori Italia, con grande soddisfazione aprono una collaborazione con la rete territoriale della Sicilia, in particolare con il delicatissimo mondo della scuola, che è di vitale importanza per la prevenzione e il fronteggiamento del fenomeno hikikomori che, purtroppo, ove non adeguatamente gestito, intacca non solo la crescita personale ma anche il successo formativo degli adolescenti. Con questo protocollo inizia una grande sfida con cui speriamo di dare risposte ai ragazzi che si ritirano in casa, grazie al sostegno congiunto degli adulti dell’ambiente di riferimento. Ringraziamo di cuore tutti gli enti che hanno fornito la propria generosa disponibilità per aiutare i nostri figli”.
In particolare, la coordinatrice per la Regione Sicilia dell’Associazione Hikikomori Italia Genitori, Marcella Greco, ha dichiarato che ”A seguito dell’incontro del 10 Marzo u.s. e della sottoscrizione del protocollo d’intesa, mi impegno a collaborare con tutte le parti coinvolte nel suindicato protocollo d’intesa al fine di realizzare le progettualità atte a prevenire, studiare ed interpretare sinergicamente il fenomeno del ritiro sociale, sensibilizzando i contesti nei quali affiora il disagio stesso (contesti micro e macro-sociale). Quanto sopra in stretta collaborazione con la nostra Associazione di riferimento Hikikomori Italia, e con i professionisti che hanno sottoscritto il protocollo”. Non mancheranno gli aspetti di ricerca e di sostegno accademico alle azioni intraprese dalle scuole e dalle famiglie.
Anche la Società Italiana di Psicologia Pediatrica ha sottoscritto il protocollo d’intesa in continuità con la propria finalità di promozione della Salute Mentale “come Benessere, di ogni traiettoria evolutiva tipica o atipica e dei sistemi di riferimento, e, quindi, la Famiglia, la Scuola, il Sistema di cura etc – ha dichiarato la Presidente prof.ssa Giovanna Perricone -. In tal senso riteniamo che proprio a partire dalla visione della Psicologia pediatrica, una Psicologia dello Sviluppo a vertice evolutivo clinico, il protocollo suggerisca interventi prossimali di Comunità, che potranno promuovere azioni non solo di ascolto, ma anche di orientamento, accompagnamento e affiancamento. Si tratta di azioni funzionali ad invertire le solite prospettive della” cura”, che comincia dalla diagnosi, partendo, invece, dal supporto all’importante mondo di risorse che anche i nostri ragazzi in condizione di ritiro sociale hanno, come la letteratura scientifica di settore suggerisce, e come la “ Psicologia positiva” in generale sottolinea, e non ultimo considerando il superamento della classificazione diagnostica, che non vede più il ritiro sociale indicato nel più importante Manuale diagnostico delle psicopatologie; ricordando, però, come si tratti di un severa compromissione dello sviluppo sociale, quando non è esito di psicopatologie conclamate. Le azioni previste dal protocollo potranno promuovere esperienze di contatto nelle relazioni della quotidianità, come senso di sicurezza, valorizzazione dell’intimità, possibilità di esplorare altri gruppi, etc.. Si tratterà, allora, di azioni orientate a promuovere non solo life o soft , ma soprattutto hard skills.; un modo alternativo, questo, di essere e di costruire legami, quindi, che consentirà quello strengthening dei nostri ragazzi, indispensabile perché attraversino con successo la disfunzionalità del ritiro sociale Un protocollo, quindi, che senza perdere il senso della complessità della realtà e delle esperienze di tanti, potrà rappresentare un volano innovativo per la promozione del Benessere del percorso di sviluppo dei ragazzi e dei loro Sistemi di riferimento”.
“Con questo protocollo, l’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana – dichiara la Presidente Gaetana D’Agostino – intende fornire il proprio contributo per rafforzare e ampliare gli spazi di condivisione e alleanza psico-educativa fra Scuola e Famiglia, al fine affrontare al meglio situazioni di disagio ed isolamento sociale. I risultati già ottenuti dopo l’attivazione del supporto psicologico nelle scuole, rivolti ai ragazzi, alle famiglie ma anche al personale docente e non, sono stati positivi e ci incoraggiano a proseguire lungo il solco tracciato. Per questo motivo l’Ordine farà la propria parte, in questo importante lavoro di rete, per contribuire a superare qualsiasi forma di ritiro sociale”.

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