Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha approvato, in esame preliminare, un disegno di legge recante “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane”.
Il provvedimento mira a introdurre misure organiche finalizzate a favorire lo sviluppo economico e la ripresa di tanti territori che avranno l’opportunità di diventare sempre più una risorsa per il Paese.
Il disegno di legge, inoltre, si pone l’obiettivo di contrastare lo spopolamento della montagna italiana, raccogliendo in un testo unitario e sistematico interventi normativi per la riduzione delle condizioni di svantaggio dei Comuni montani.
Il provvedimento raccoglie in un testo unitario e sistematico interventi normativi per la riduzione delle condizioni di svantaggio dei Comuni montani, introducendo misure organiche finalizzate a favorirne lo sviluppo economico e la ripresa e a contrastarne lo spopolamento.
Si precisa che al momento si tratta solo di un disegno di legge. Il testo verrà adesso presentato al parlamento dove dovrà seguire il normale iter parlamentare di approvazione, passando per le due camere.
CLASSIFICAZIONE DEI COMUNI MONTANI
Il disegno di legge regolamenta l’individuazione dei Comuni montani e disciplina i parametri ulteriori per accedere agli incentivi e ai sostegni previsti.
In particolare si prevede che, entro 45 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministro su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, sulla base dei dati forniti dall’ISTAT, previa intesa con la Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti i criteri per la classificazione dei comuni montani ai quali si applicano le disposizioni della presente legge, dando prevalente rilievo al criterio altimetrico.
Il medesimo decreto definisce, contestualmente, l’elenco dei comuni montani. Sono, in ogni caso, classificati come montani i comuni che appartengono ad una provincia interamente montana. In caso di fusione di un comune classificato come montano con un comune non classificato come montano, il comune risultante dalla fusione conserva la classificazione di comune montano. In caso di scissione di un comune classificato come montano in due o più comuni, i comuni risultanti dalla scissione sono classificati come montani solo ove per essi ricorrano i requisiti definiti dal decreto di cui al primo periodo.
STRATEGIA NAZIONALE PER LA MONTAGNA ITALIANA (SNAMI)
Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, attraverso la Strategia Nazionale per la Montagna Italiana (SNAMI), individua le linee strategiche per la crescita e lo sviluppo economico e sociale, l’accessibilità dei servizi essenziali e delle infrastrutture digitali, il godimento effettivo dei diritti fondamentali della persona nei territori montani.
La SNAMI verrà finanziata grazie al Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT) – in cui confluiscono le risorse del Fondo nazionale per la montagna e del Fondo integrativo per i Comuni montani – per il quale l’ultima legge di bilancio ha previsto lo stanziamento di 100 milioni per il 2022 (prima erano 29,5 milioni) e 200 milioni a decorrere dal 2023.
da obiettivoscuola