ROMA. “Le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, nel 2022 festeggiano la trentesima edizione e tornano nella loro tradizionale collocazione temporale – il primo weekend di primavera – dopo gli slittamenti degli ultimi due anni dovuti all’emergenza sanitaria”. A rendere nota la notizia è il Ministero della Cultura, così come comunicato il 17 marzo, sottolineando che l’evento di punta del FAI, grazie al quale dal 1993 a oggi sono stati aperti al pubblico e valorizzati più di 14.000 luoghi d’arte e natura in tutta Italia per un totale di oltre 11.000.000 di visitatori, si svolgerà sabato 26 e domenica 27 marzo e avrà come protagonista assoluto il nostro straordinario e ricco patrimonio, da scoprire e riscoprire partecipando alle visite – a contributo libero – proposte dai volontari del FAI in oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria vigenti.
L’elenco dei luoghi aperti e le modalità di partecipazione sono consultabili qui, dal 17 marzo.
«Da Sorrento a Como, da Bolzano a Lecce, passando per Pieve di Soligo: come da trent’anni a questa parte, anche per la primavera 2022 il Fondo per l’Ambiente Italiano propone tantissime iniziative in moltissime città, offrendo così la possibilità di scoprire la magia dell’Italia, custodita in lungo e largo per la Penisola tra spettacoli della natura e siti d’arte. Un’occasione unica per avvicinarsi all’immensa bellezza del nostro Paese e, al contempo, per ricordare l’importanza di tutelare il patrimonio culturale italiano». Così il Sottosegretario di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni sulle Giornate FAI di Primavera 2022, presentate la mattina del 17 marzo al Ministero della Cultura, che prosegue: «Si deve la stessa attenzione anche al patrimonio culturale di tutti gli altri Paesi del mondo. In questi ultimi giorni, e ancora di più sabato 26 e domenica 27 marzo in occasione delle visite FAI alla Chiesa dei Santi Sergio e Bacco degli Ucraini a Roma, il nostro pensiero corre ai civili vittime del conflitto e ai tesori minacciati dalle bombe in Ucraina».