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COMUNE SIRACUSA. Capitale della cultura 2024, domani la proclamazione in diretta su YouTube. Sindaco e assessore: a prescindere dall’esito, da venerdì al lavoro sui progetti del dossier

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SIRACUSA. Il comune di Siracusa ha comunicato oggi, martedì 15 marzo, che domani alle 11 si conoscerà il nome della città scelta come “Capitale italiana della cultura 2024”, selezione alla quale Siracusa partecipa assieme ad altre nove candidate.
La proclamazione, da parte del ministro Dario Franceschini, potrà essere seguita in diretta on line collegandosi col canale YouTube del ministero della Cultura al link: https://www.youtube.com/watch?v=6I4vZtzeduA.
«Qualunque sia l’esito – dicono il sindaco, Francesco Italia, e l’assessore alla Cultura, Fabio Granata, che per la proclamazione saranno al Ministero insieme ai rappresentanti delle altre città finaliste – domani non sarà solo la fine di una fase ma l’inizio di un nuovo percorso per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti con la realizzazione dei progetti contenuti nel dossier della candidatura. Conosciuto il risultato, ci metteremo subito al lavoro assieme al Comitato promotore cittadino perché le idee emerse in questi mesi, come abbiamo sempre detto, sono un patrimonio della città che dobbiamo ben utilizzare, così come il metodo partecipativo e aperto fin qui utilizzato. È un lavoro in evoluzione e che suscita interesse, come dimostra il progetto integrativo del dossier presentato da Ortygia Business School, un’eccellenza cittadina che rafforza la nostra collocazione nel bacino del Mediterraneo in una prospettiva economica e culturale allo stesso tempo».
Venerdì alle 11, coerentemente con questa impostazione, al salone “Paolo Borsellino” di Palazzo Vermexio, si terrà l’assemblea generale del Comitato. L’incontro, aperto alla stampa, servirà a raccontare le ulteriori tappe del progetto.
In concomitanza, saranno pubblicati sul sito istituzionale del Comune sia l’intero dossier della candidatura che il video e lo spot su “Siracusa, Città d’Acqua e di Luce” realizzati dal regista Gabriele Vinci

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