ROMA. “Una scuola che è casa: l’accoglienza dei bambini ucraini”. A riportare tale affermazione è l’ANP, il cui presidente nazionale Antonello Giannelli ha dichiarato che “la ricaduta del dramma ucraino sulle scuole è già tangibile. In attesa che vengano pubblicati i dati della rilevazione effettuata il 9 marzo scorso da parte del Ministero dell’istruzione, sappiamo che molte sono già alle prese con la prima accoglienza di bambini e ragazzi che fuggono dalla guerra. La nuova emergenza, però, non le coglie impreparate”
Continua il Presidente dell’ANP: “Le pratiche inclusive sono uno dei tanti fiori all’occhiello della scuola italiana. Esse prevedono che ci si prenda cura, in collaborazione con gli enti locali, le associazioni e la comunità locale tutta, dell’accoglienza scolare, della mediazione linguistica e culturale, dell’alfabetizzazione”
E chiarisce: “Molte scuole specie in alcune regioni, sono già aduse ad accogliere gli alunni stranieri che arrivano in Italia a seguito di eventi drammatici che interessano i loro paesi di provenienza. Per questi alunni, le norme e i documenti ministeriali sul punto sono molto chiari, le procedure di iscrizione possono intervenire in qualunque momento dell’anno, ovvero al momento dell’arrivo in Italia”.
Conclude Giannelli: “L’ANP, certa che i dirigenti, il personale tutto, gli alunni e le loro famiglie faranno in modo che la scuola sia casa anche per i piccoli profughi ucraini, ha messo a disposizione dei soci, per agevolarli nella gestione dei casi, un vademecum con indicazioni pratiche e riferimenti normativi”.