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REGIONE SICILIANA. Università, Lagalla: «Dalla Regione 7,5 milioni per assegni di ricerca e contratti per ricercatori». Le risorse saranno assegnate alle Università siciliane, statali e non statali, riconosciute dal Ministero dell’Università e della Ricerca

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PALERMO. Il governo Musumeci investe sull’alta formazione e sulla ricerca in Sicilia. Dall’assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale sono in arrivo fino a 7,5 milioni di euro a sostegno della ricerca universitaria. La notizia è stata resa nota ieri, 9 marzo, dalla Regione Siciliana dalla quale si precisa che l’Avviso 6/2022, per il “Rafforzamento del sistema di ricerca universitario in Sicilia mediante azioni di reclutamento a tempo determinato”, promuove, infatti, il rafforzamento delle sinergie fra alta formazione, ricerca, professioni e contesto produttivo, per favorire la crescita accademica di giovani studiosi e per qualificarne l’inserimento nel mondo dell’impresa innovativa.
Le risorse bandite saranno assegnate alle Università siciliane, statali e non statali, riconosciute dal Ministero dell’Università e della Ricerca, secondo la classe dimensionale d’appartenenza, stabilita sulla base dei dati relativi alle iscrizioni nell’anno accademico 2020/2021. I fondi stanziati potranno essere utilizzati sia per stipulare contratti a tempo determinato, di durata biennale, rivolti a ricercatori di tipo A (RTDA) che abbiano già maturato esperienza nel campo della ricerca di base e/o applicata, sia per assegni di ricerca di durata annuale, su progetti da realizzare anche in collaborazione con enti di ricerca, imprese o altri soggetti.
I soggetti proponenti dovranno inviare l’istanza all’indirizzo di posta elettronica certificata dipartimento.istruzione@certmail.regione.sicilia.it entro la mezzanotte del prossimo 19 aprile. È possibile consultare il bando sul sito del dipartimento regionale dell’Istruzione a questo link e sul sito www.sicilia-fse.it.
Con questa iniziativa la Regione Siciliana intende favorire lo sviluppo e il rafforzamento del capitale umano, oltre che promuovere opportunità lavorative, sia attraverso il finanziamento della ricerca scientifica sia incentivando qualità̀ ed efficienza del sistema universitario. Questo per consentire a studiosi e ricercatori di innalzare il livello di competenze ed integrare le conoscenze apprese in ambito accademico con abilità applicative in contesti di esperienza.
«Come governo regionale, stiamo continuando a portare avanti azioni per contrastare la fuga di cervelli dalla Sicilia e, in particolare, con questo nuovo avviso finanzieremo la ricerca scientifica e l’alta formazione –dichiara l’assessore regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale, Roberto Lagalla- stanziando risorse per permettere agli Atenei siciliani di incrementare il loro investimento sul rinnovo di contratti a tempo determinato per ricercatori e sugli assegni di ricerca. Sostenere l’alta formazione significa puntare sull’innalzamento delle competenze e offrire maggiori opportunità a dottorandi e ricercatori universitari che ogni giorno lavorano per promuovere lo sviluppo scientifico e tecnologico della Sicilia. Aumentare le possibilità di lavoro e di crescita professionale per giovani studiosi in Sicilia contribuisce anche ad invertire la tendenza all’esodo dei nostri giovani».

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