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REGIONE LAZIO. Cybersicurezza: nel Lazio una scuola per professionisti esperti

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ROMA. “Formare figure professionali specializzate nel campo della sicurezza informatica, grazie a specifici corsi dedicati allo sviluppo di nuove competenze in un settore strategico, sempre più richiesto e fondamentale nel mondo del lavoro. Questo il fine dell’accordo, che avrà una durata di almeno 4 anni, firmato tra Regione Lazio e Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN)”. La notizia è stata resa nota proprio oggi, mercoledì 2 marzo, dalla stessa Regione Lazio nella quale si legge anche che “L’intesa tra i due Enti prevede l’organizzazione di specifici programmi didattici rivolti alle scuole secondarie, alle università e alla formazione post-universitaria, organizzati in collaborazione con l’ACN che metterà a disposizione competenze e know how. I corsi di formazione si svolgeranno nel nuovo Centro formativo regionale per la cybersicurezza, saranno riconosciuti dalla Regione e patrocinati dall’ACN”.
All’evento, che si è svolto questa mattina presso lo spazio Wegil, hanno partecipato il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Nunzia Ciardi, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Franco Gabrielli, e la Ministra per gli Affari regionali e le autonomie locali, Mariastella Gelmini.
Grazie al Fondo sociale europeo, Regione Lazio istituirà presso il WeGil ACL Accademia di Cybersicurezza Lazio – Scuola di formazione della Regione Lazio, in cui si terranno i corsi studiati con il contributo dell’Agenzia nazionale che rappresenta una vera eccellenza nel Paese. L’Agenzia si occupa del coordinamento dei soggetti pubblici coinvolti nella cybersicurezza a livello nazionale, promuove azioni comuni dirette ad assicurare la sicurezza cibernetica del sistema produttivo, degli asset strategici nazionali e delle pubbliche amministrazioni, nonché a sviluppare la competenza e le capacità industriali, tecnologiche e scientifiche nazionali e contribuisce a sviluppare una cultura nazionale sulla cybersicurezza.
L’avvio del nuovo Centro formativo regionale per la cybersicurezza rappresenta una novità e segna la nascita di un sistema articolato, in cui si incontrano formazione e lavoro, che vede la compresenza di diversi soggetti. Da una parte, infatti, saranno presenti enti di formazione e centri di eccellenza nella ricerca e nello sviluppo della sicurezza cibernetica, dall’altra saranno coinvolti i soggetti pubblici e privati che potranno servirsi di nuovi professionisti, che inseriti nella PA e nelle aziende concorreranno ad aumentare la resilienza nazionale nello spazio cibernetico.
“L’Accademia di Cybersicurezza del Lazio- ha spiegato Zingaretti- è una scuola di formazione professionale. Con la sottoscrizione dell’accordo con l’Agenzia nazionale della cybersicurezza si entra nel vivo di una nuova struttura formativa, utile per i giovani per trovare un buon lavoro e utile anche per l’Italia, per le imprese, per la sicurezza degli enti locali, perché come stiamo vedendo ancora una volta in queste ore le aggressioni sui temi della cybersicurezza sono continue.
Bisogna fare tante cose ma anche formare nuove professionalità italiane in questo campo. Il cuore della vocazione della scuola è essere aperti alla collaborazione con le università, con le scuole superiori, con le grandi aziende italiane dell’information technology e ovviamente con l’agenzia nazionale della cybersicurezza perché questa scuola è al servizio dell’Italia. È il primo grande progetto della cybersecurity per rafforzare il nostro Paese“.
“Viviamo tempi drammatici- ha commentato Gabrielli- Anche per questo non posso sottacere la soddisfazione che ho per un’iniziativa di questo genere, perché si colma un gap. Dobbiamo sempre più prendere coscienza dell’importanza del dominio cybernetico. Abbiamo un deficit di forza lavoro specializzata. Questo lo avvertiamo al ministero e negli enti locali così come nel tessuto produttivo del Paese. Bisogna, quindi, investire e creare questa forza lavoro. Puntando anche all’alfabetizzazione perché serve consapevolezza dei rischi legati alla Cyber-security”.
“Questa accademia- ha aggiunto Gelmini- intercetta diverse esigenze: noi siamo ben consapevoli della necessità di fornire al Paese un alto grado di sicurezza informatica e questo passa non solo dalla costituzione dell’agenzia nazionale ma anche dalla leale collaborazione tra Stato centrale e Regioni. Il 2021 è stato un anno nero per gli attacchi cybernetici. Ricordo anche quello al comparto sanità della Regione Lazio. Dal canto nostro utilizzeremo al meglio le opportunità che il Pnrr mette a disposizione per rafforzare le risposte. E devo dare atto che la Regione Lazio è stata tra le prime a muoversi in questo settore che offre anche spazi occupazionali ai nostri ragazzi”.
Infine per Ciardi “l’accordo di oggi è per noi di grande importanza perché rappresenta una sintesi felice di tante esigenze. Tra queste la creazione di forza lavoro qualificata e di professionalità e la diffusione della cultura della sicurezza cybernetica”.
La scuola prevede specifici corsi dedicati allo sviluppo di nuove competenze in un settore strategico, sempre più richiesto e fondamentale nel mondo del lavoro. L’accordo avrà una durata di almeno 4 anni. L’intesa tra i due Enti prevede l’organizzazione di specifici programmi didattici rivolti alle scuole secondarie, alle università e alla formazione post-universitaria.

Percorsi abilitanti 30 CFU
Attivato il II ciclo dei corsi 30 CFU
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