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Nuovo test d’ingresso di Medicina: cosa cambia dal 2023

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concorso tfa sostegno vii cicloNuovo test d’ingresso di Medicina: ecco tutto quello che potrebbe cambiare dal 2023. Cosa c’è da sapere a riguardo: domande e modalità.

Nuovo test d’ingresso di Medicina e Chirurgia: ecco tutto quello che potrebbe cambiare a partire dal 2023. Cosa c’è da sapere a riguardo: domande e modalità di svolgimento della prova. Le parole della ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa.

Nuovo test d’ingresso di Medicina

Come sappiamo, il test d’ingresso di Medicina è certamente una delle prove per accedere alle facoltà a numero chiuso più temute di sempre. I candidati, infatti, cominciano a prepararsi molti mesi prima, nella speranza di riuscire a conquistare uno dei limitati posti messi a disposizione dalle università.

Ad ogni modo, stando alle recenti dichiarazioni della Ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, la prova d’accesso a Medicina così come la conosciamo potrebbe presto subire delle significative trasformazioni. In particolare, già dal 2022 verrà dato meno peso alle domande di cultura generale. Tuttavia il test continuerà a svolgersi in presenza e in modalità cartacea.

“Il test di settembre 2022 sarà ancora molto simile a quello degli anni scorsi: sarà in presenza e cartaceo, ma con alcuni aggiustamenti”. Ha dichiarato la Ministra. “Sarà ridimensionata la parte delle domande di cultura generale, restano quelle di ragionamento logico e poi il resto sarà disciplinare” ha, inoltre, specificato la Messa.

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Differente, invece, il discorso per il test d’ingresso a partire dal 2023 che andrà sicuramente incontro a variazioni più radicali. Vediamo subito quali.

Cosa cambia dal 2023

Al di là delle modifiche che saranno apportate al test d’ingresso di Medicina 2022, il vero cambiamento avrà luogo a partire dal 2023.

“Non ci sarà più la giornata da incubo del corsone” ha spiegato Maria Cristina Messa. “Ogni candidato fa un suo percorso che lo porta a sostenere un esame Tolc”, quindi in modalità telematica e che consentirà agli studenti di ripetere la prova più volte all’anno (probabilmente due), già dal quarto anno di scuola superiore.

“Poi, nella data che il Ministero stabilirà, ognuno inserisce il risultato migliore nella piattaforma e si formerà la graduatoria nazionale” ha, infine, illustrato la Ministra.concorso dirigente scolastico_il ruolo del dirigente scolastico tra management e leadership nella scuola pubblica interculturale

Ovviamente le domande saranno diverse ad ogni sessione, ma i risultati saranno comparabili. In più, si fornirà agli studenti degli indicatori che faranno capire in che fascia ci si colloca, in modo tale da decidere se ripetere o meno la prova. Ad ogni modo, per avere maggiori informazioni bisognerà attendere i prossimi mesi, quando anche i singoli atenei cominceranno a fornire nuovi materiali online, esercitazioni e corsi di preparazione.

da scuolainforma

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